VALERIO ROSA
Cronaca

Ponte sullo svincolo troppo stretto, il web si scatena: “Gabbia per polli”

Polemiche per nuova barriera sul ponte Tronto: critici la definiscono 'gabbia per polli', ma Adriatica Strade assicura massima sicurezza e allargamento del marciapiede

La nuova barriera sul ponte Tronto: i critici la chiamano 'gabbia per polli': ecco perché è stata pensata in sostituzione del precedente marciapiede

La nuova barriera sul ponte Tronto: i critici la chiamano 'gabbia per polli': ecco perché è stata pensata in sostituzione del precedente marciapiede

Ascoli Piceno, 28 settembre 2024 – Ha scatenato un mare di polemiche la nuova barriera protettiva che è stata posizionata sul ponte sul fiume Tronto nello svincolo di Monticelli dell’Ascoli-Mare.

In particolare sui social si sono moltiplicati i commenti di chi la ritiene una ‘gabbia per polli’, una ‘strettoia impossibile da percorrere dai pedoni nei sue sensi di marcia’, un percorso inutilizzabile da persone con disabilità e costrette a muoversi su una sedia a rotelle. Al di là del fatto che sono davvero pochi i pedoni che da Monticelli scelgono lo svincolo per muoversi a piedi verso la Piceno Aprutina, va anche detto che il precedente marciapiede era addirittura più stretto dell’attuale passaggio. Ad illustrare i lavori che sono stati effettuati in questi giorni su un lato del ponte e che proseguiranno ora dall’altra parte, è stato Riccardo Buoncompagni, titolare dell’Adriatica Strade che ha messo a disposizione le nuove barriere in sostituzione della vecchia balaustra arrugginita e ormai pericolosa.

"Ho letto anche io le polemiche social – ha ammesso – e ci tengo a precisare che il bando dei lavori è stato emesso dalla Regione Marche e non si potevano fare lavori diversi da quelli previsti. L’impegno principale è stato quello di offrire la massima sicurezza ai pedoni e soprattutto evitare che le auto sbandando potessero andare contro la vecchia balaustra arrugginita che non avrebbe retto l’impatto non riuscendo ad evitare la caduta nel fiume sottostante. Per questo lavoro abbiamo utilizzato una barriera di nuovissima generazione di nome ‘Andromeda’ che ha delle dimensioni ridotte seppur garantisca il massimo della sicurezza in caso di urto laterale, addirittura ha fatto guadagnare oltre dieci centimetri rispetto al marciapiede precedente. Un marciapiede malridotto con le mattonelle tutte staccate che era diventato pericoloso. Sulla polemica relativa ai disabili – ha concluso Buoncompagni – posso essere d’accordo anche perché io avevo chiesto la possibilità di allargare il percorso proprio per permettere il passaggio di una sedia a rotelle".