Ponte Ancaranese con semaforo: "Meglio tardi che mai, che disagi"

I sindaci della Vallata soddisfatti a metà per la parziale riapertura: "Ci vorranno ancora 40 giorni"

Ponte Ancaranese con semaforo: "Meglio tardi che mai, che disagi"

La chiusura del ponte in mattoni ha avuto pesanti ripercussioni sulla viabilità nel territorio Ora ci sarà il senso unico alternato

Un semaforo intelligente, sul ponte in cemento, capace di regolare il senso unico alternato potrebbe rappresentare la soluzione per ripristinare il collegamento sul raccordo autostradale Ascoli-mare e con il vicino Abruzzo per la zona di Villa Sant’Antonio di Ascoli e Castel di Lama e per la zona industriale. La chiusura del ponte in mattoni, che collega il vicino Abruzzo, è stato un evento che inevitabilmente ha avuto pesanti ripercussioni sulla viabilità nel territorio e anche sull’economia. A puntare il dito sono stati i sindaci e i rappresentanti di categoria che hanno messo in evidenza una situazione tutt’altro che semplice. I sindaci dalla chiusura hanno chiesto di ripristinare il doppio senso di marcia sul ponte in cemento, per evitare i gravi disagi che si sono registrati in questi giorni. Soluzione che al momento i tecnici hanno messo in stand by. La tabella di marcia per il momento stabilisce di verificare la possibilità di attivare sul ponte in cemento armato il senso unico alternato tramite l’istallazione di impianto semaforico dotato di sensori. "Una soluzione – dichiara il sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio –, che avevo già proposto, ma che è stata subito scartata, adesso viene riproposta. Meglio tardi che mai. Il problema è che non potrà essere approntata prima di 35, 40 giorni, in quanto richiede adeguamenti tecnici e funzionali, quindi dobbiamo affrontare un altro mese così. La preoccupazione maggiore è che per costruire il nuovo ponte è necessario demolire il vecchio in mattoni, su questo deve pronunciarsi la Sovrintendenza dei beni culturali, quindi al di là delle lungaggini burocratiche c’è anche questo nodo da sciogliere. Se il parere sarà negativo, dovremo intraprendere altre strade, altro tempo. C’è un finanziamento di 11 milioni di euro per la costruzione del nuovo ponte, che non possiamo assolutamente permetterci di perdere. La domanda è sempre la stessa, il provvedimento di chiusura adottato dalla Provincia di Teramo era necessario?".

Sarà molto difficile districare la matassa, sempre più ingarbugliata in un groviglio di fili: burocrazia, tutela dei beni, sicurezza e codice della strada. Anche il sindaco Andrea Cardilli di Colli non fa sconti: "Hanno deciso i tecnici, questa soluzione sarà in grado di risolvere i gravi problemi che si sono creati? Non lo sappiamo, questa scelta era stata accantonata perché temevano che si creassero file. Adesso dobbiamo capire quale sarà l’impatto di questa scelta, sta di fatto che dobbiamo aspettare circa altri 40 giorni perché si possa intravvedere una flebile soluzione al grave problema viario". Maria Grazia Lappa