"La mania di negare l’evidenza ha finito per mandare a picco la ragione e tutto quello che le somiglia" commentano dall’Usb come replica alla smentita del Direttore Ast sulle carenze di posti letto e personale in Patologia Neonatale e Pediatria dell’Ospedale Mazzoni. "La Direzione dell’Ast di Ascoli continua a trincerarsi dietro proclami vuoti, ignorando le gravi carenze strutturali e organizzative nei reparti di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale Mazzoni. Nel Piao erano previste 5 culle, ma a giugno ne sono state tolte 2 per compensare la gestione fallimentare del piano ferie. Invece di assumere infermieri qualificati dalle graduatorie o tramite mobilità, si è preferito spendere denaro pubblico per agenzie interinali e cooperative private, una scelta che grava sui fondi pubblici senza risolvere i problemi alla radice. La Direzione ha scelto di non rispondere in maniera ufficiale, preferendo portare avanti la solita propaganda tramite i mezzi di comunicazione. Nel frattempo, però, mentre la direttrice rassicurava l’opinione pubblica, il personale infermieristico si trovava a gestire 7 neonati in condizioni critiche, poi ridotti a 6, spostando gli infermieri da un reparto all’altro come semplici numeri, lasciando scoperti interi servizi. Infermieri senza alcuna esperienza nel settore neonatale sono stati catapultati in prima linea senza il minimo affiancamento. I neonati non sono numeri, sono vite umane. È questo il modello di gestione che la Direzione difende?" E poi l’attacco: "Mentre i neonati sono ricoverati, la direzione sembra più preoccupata a risparmiare sui costi, mettendo a rischio i più deboli. La Regione Marche ha stabilito che in Patologia Neonatale devono esserci 5 culle, e questa disposizione deve essere rispettata. Chiediamo il ripristino immediato delle culle tagliate e l’assegnazione di 2 infermieri per turno, come previsto. Questo non è negoziabile".
CronacaPoche culle e infermieri: l’Usb attacca