Più vecchi e con meno imprese

Ecco la fotografia del documento unico di programmazione sulla riviera: aumentano le localizzazioni aziendali

Più vecchi e con meno imprese

Più vecchi e con meno imprese

La popolazione invecchia, si riducono leggermente le imprese attive sul territorio ma aumentano le localizzazioni aziendali. È questa l’istantanea scattata dall’ultima versione del Dup (Documento unico di programmazione) appena approvata dalla giunta e che verrà presentata al consiglio comunale del 5 luglio. Il corposo faldone, in cui sono annoverate tutte le attività che l’amministrazione intende portare avanti, contiene anche interessanti dati in grado di affrescare la situazione demografica e socio-economica della riviera. A corredo del testo principale, infatti, sono riportati i dati sulla popolazione aggiornati al 15 giugno di quest’anno. All’interno del territorio comunale sambenedettese, quindi, risiedono 47.554 abitanti, di cui 22.480 maschi e 25.074 femmine. Tradotto, 62 residenti in meno rispetto ai dati riportati dal penultimo Dup, in base al quale San Benedetto, al 31 dicembre 2023, aveva 47.616 residenti, di cui 22.513 maschi e 25.103 femmine. A far riflettere, però, è soprattutto la composizione della popolazione per fascia d’età: se sei mesi fa si registravano 2.014 residenti tra 0 e 6 anni, ora questo dato è sceso a 1.802. All’estremo opposto, quindi, fino al 31 dicembre si registravano 12.035 residenti over 65, mentre al 15 giugno ce ne sono 12.508. Il Documento unico di programmazione quindi evidenzia anche i mutamenti nell’ambito dell’economia locale, citando le statistiche della Camera di Commercio delle Marche riguardanti il mondo delle aziende. Emerge, in tal senso, un dato positivo: l’aumento (seppur debole) delle sedi di impresa attive e delle unità locali non cessate: dalle 7.140 di dicembre si passa alle 7.144 di maggio. Ma è anche vero che, al 31 maggio, risultano 5.082 imprese attive rispetto alle 5.212 registrate il 31 dicembre. Un calo di 130 unità, e quindi una flessione del 2,49% rispetto a sei mesi fa. I maggiori settori in calo – in termini assoluti – sono quelli del ‘Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli’ (-66 imprese attive), poi le ‘Attività dei servizi di alloggio e ristorazione’ (-37) e le ‘Attività manifatturiere’ (-10).

In termini percentuali, però, il podio cambia: il primato spetta all’alloggio e ristorazione (-6%), poi al commercio (-4,6%) e infine all’agricoltura, silvicoltura e pesca (-3,5%). Rispetto al 2023, sono tre i settori in cui, viceversa, si registra un aumento: quello delle costruzioni (da 542 a 543 imprese), poi le attività professionali, scientifiche e tecniche (da 288 a 290), quindi le attività immobiliari (da 374 a 377).

Giuseppe Di Marco