"Più risorse per assumere medici e infermieri e potenziare i servizi

Lettera aperta che il segretario Spi Cgil ha inviato ai vertici regionali.

"Più risorse per assumere medici e infermieri e potenziare i servizi

"Più risorse per assumere medici e infermieri e potenziare i servizi

Più risorse per assumere medici e infermieri nelle strutture sanitarie del Piceno: è questa la richiesta basilare contenuta nella lettera aperta che ieri mattina il segretario Spi Cgil di San Benedetto Paolo Filiaci ha inviato al presidente delle Marche Francesco Acquaroli e all’assessore alla sanità Filippo Saltamartini. Le osservazioni sono state indirizzate a poche ore di distanza dalla duplice presentazione del piano sociosanitario – prima ad Ascoli e poi a San Benedetto – al quale peraltro hanno partecipato pochi sindaci dell’Ambito sociale 21. "Occorre invertire la tendenza e potenziare i servizi sanitari e sociosanitari pubblici – ha scritto Filiaci - Il governo di destra delle Marche se vuole può farlo, visto che il capo del governo nazionale ha la maggioranza in parlamento per cambiare le leggi, e visto che la Meloni ascolta e prende in grande considerazione il presidente della regione Marche Acquaroli". Da superare, per il segretario Cgil, sarebbe intanto il limite alle assunzioni nella sanità pubblica, "perché siamo al di sotto della soglia prevista dall’Unione Europea, atteso che l’Italia ha la spesa pro capite più bassa d’Europa per la sanità". Attesissimo anche il taglio delle liste d’attesa, vera spada di Damocle di ogni amministrazione regionale. "L’accesso alla sanità pubblica gratuita e garantita a tutti sta sempre più diventando un miraggio. Pensionati della nostra zona, con le pensioni mediamente tra le più basse d’Italia e cittadini in condizioni disagiate che devono ricorrere alla sanità privata a pagamento addirittura per le cure oncologiche è il segno del superamento del limite della decenza nei confronti di chi rappresentiamo, e non solo". Filiaci sottolinea la necessità di prevedere nuove risorse per aggiungere posti letto, non solo negli ospedali ma anche nelle rsa, e per potenziare l’assistenza domiciliare gratuita. Fondamentale, in quest’ottica, sarà anche assumere medici di medicina generale e pediatri nelle case della salute e negli ospedali di comunità "per ridurre quasi l’80% di accessi impropri al Pronto soccorso o in Medicina d’urgenza". Unità, queste, che a loro volta richiedono l’assunzione di nuovo personale. "Infine – conclude Filiaci - all’ospedale di San Benedetto si impiegano pochi medici specializzandi, quasi tutti sono al Torrette".

Giuseppe Di Marco