REDAZIONE ASCOLI

Piermarini ci mette sostanza. Sul gol c’è lo zampino di Tremolada

Livieri 6. Quando serve (poco), risponde. Alagna 6. Fa blocco con gli altri quattro, riesce a gestire l’impeto nei settanta...

Piermarini ci mette sostanza. Sul gol c’è lo zampino di Tremolada

Livieri 6. Quando serve (poco), risponde. Alagna 6. Fa blocco con gli altri quattro, riesce a gestire l’impeto nei settanta...

Livieri 6. Quando serve (poco), risponde.

Alagna 6. Fa blocco con gli altri quattro, riesce a gestire l’impeto nei settanta minuti da ammonito.

Menna 6. Gli vanno via un paio di volte.

Piermarini 7. Piano con paragoni, entusiasmi, barzaglismi e quant’altro. Ci sono due momenti che porteremo dentro di questo pomeriggio veneto: il modo in cui applica – da subito – la regola palla-avversario-porta e come gestisce l’assalto di uomini, più che di idee, che il Legnago prova nel finale.

Cozzoli 6. A volte si scollega dalla linea, ma è il giallo con più passo.

Bando 6. "Ragazzo, fai come me". Ve lo ricordate il mister a Vicenza, col quattro, quando appariva sempre all’ultimo per equilibrare la storia della partita? Ok, è una boomerata, concedetecela. (Dal 54’ Bertini 6. Ricalca lo spartito del classe 2006).

Varone 6.5. Di Carlo gli chiede chilometri anche in avanti pur soffrendo ancora di qualche dolorino. Il Milan, con un gol a tratti simile al suo, ha vinto mezza Champions. Figuriamoci se non vale un tocco così in un umido e freddo inverno di terza serie…

Silipo 6. Pronti-via e non alleggerisce al limite per Tremolada. (Dal 54’ Achik 6. Entra per provare sfruttare la frattura definitiva tra i reparti, non incide molto e rimedia pure una gomitata old-style).

Tremolada 6.5. Mezzo gol è suo. Partita di sofferenza. La condizione aumenta, buona notizia. (Dall’88’ Maiga Silvestri sv)

Marsura 6.5. Vero, Perucchini non lo maledice. Ma se non volete insultarci saltate a piè pari la prossima considerazione: con le dovute proporzioni, senza piede invertito e con una buona dose di fantasia, ci fa battere una vena rimasta nascosta dai tempi del ’Galactico’ Michele Fini. Per come accarezza la palla e legge lo spartito della gara. (Dal 79’ D’Uffizi 6. Quel pallone, in D’Uffizi che conosciamo, lo tiraggir sul palo opposto).

Corazza 6.5. Il batti e ribatti iniziale non lo premia. E’ tutto un correre e rincorrere, ma stavolta questo serve. Essere leader è anche questo. (Dall’88’ Caccavo sv. Due cose belle).

All. Di Carlo 6.5. Se questa squadra, oggi, ha un futuro il merito è decisamente suo. Ci piace l’idea di "spezzarla" in due: giovani elettrici dietro con un uno-due scogli frangiflutto, quattro folletti/devastatori davanti. Quest’Ascoli non sarà mai dominante, almeno fino a febbraio, ma ricordatevi dove eravamo, tutti, un mese e mezzo fa…

Arbitro Marotta 6.5. Tante ammonizioni, mai protagonismo. Daniele Perticari