Piccioni incanta la Francia

’L’ombra del giorno’, girato in città, premiato al festival del cinema di Bastia

Piccioni incanta la Francia

Piccioni incanta la Francia

Ad un anno dall’uscita del film ‘L’ombra del giorno’ che il regista ascolano Giuseppe Piccioni ha girato nelle ‘cento torri’ (la pellicola è stata proiettata per la prima volta nelle sale cinematografiche il 24 febbraio 2022, mentre l’anteprima nazionale c’è stata ad Ascoli il giorno prima), il lungometraggio continua a collezionare importanti riconoscimenti. Dopo il premio del pubblico all’Italian Film Festival Usa, evento che si svolge in America, nei giorni scorsi il film ambientato alla fine degli anni Trenta e che vede protagonisti Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli ha ricevuto il premio del pubblico alla 35esima edizione del Festival du cinéma italien de Bastia, che si è svolto dal 4 all’11 febbraio nella cittadina francese di Bastia. Con la collaborazione dell’istituto Luce di Cinecittà, il festival completa la terna, insieme a Villerupt e Annecy, di quelli francesi dedicati alla cinematografia italiana. Annualmente vengono presentati una ventina di film della produzione italiana più recente, insieme ad alcuni omaggi a capolavori del passato. Già nel 1997 il regista Piccioni aveva vinto il premio del pubblico al Festival du cinéma italien de Bastia con il film ‘Cuori al verde’ (1996). Tornando, comunque, alla pellicola ‘L’ombra del giorno’, nel 2022 ha avuto tre candidature ai Nastri d’argento: per la migliore attrice protagonista a Benedetta Porcaroli, per il miglior attore non protagonista a Lino Musella e per la miglior scenografia a Isabella Angelini. Le riprese, iniziate il 15 marzo 2021 e finite il 24 aprile 2021, si sono svolte nei mesi in cui Ascoli era in zona rossa. La maggior parte del film è stato girato nel Caffè Meletti, ma alcune scene anche in via delle Stelle, nel giardino di palazzo Saladini Pilastri, e il finale nella riserva naturale della Sentina. Per Ascoli si è trattata di una vetrina importante. Non è la prima volta che le ‘cento torri’ diventano set di film, basti pensare a ‘I delfini’ di Francesco Maselli nel 1960 e ad ‘Alfredo Alfredo’ di Pietro Germi nel 1972.

Lorenza Cappelli