
Per una città cardioprotetta: "Così i defibrillatori salvano vite"
Ascoli città cardioprotetta. Una caratteristica sempre più delle ‘cento torri’ grazie alla presenza di un numero via via maggiore di defibrillatori, posizionati in centro e anche nei quartieri (escludendo, naturalmente, quelli presenti nelle strutture sportive). Numero che a breve crescerà ulteriormente grazie alla donazione che la Croce Rossa di Ascoli farà al Comune di un secondo Dae da destinare a spazi pubblici. Il primo defibrillatore semiautomatico esterno contenuto all’interno di una teca con allarme è stato donato dal comitato di Ascoli della Cri all’Arengo nel 2018 ed è quello che si trova in piazza Arringo. La posa dell’apparecchio salvavita all’epoca era inserita nel progetto della Croce Rossa Italiana Marche dal nome ‘Adotta un Comune cardioprotetto’, avente quale obiettivo quello di promuovere la tutela della salute nelle aree marchigiane duramente colpite dal sisma del 2016. "La Cri di Ascoli – dice la presidente Cristiana Biancucci - è sensibile a questa tematica tanto da donare un secondo defibrillatore al Comune di Ascoli, che nelle prossime settimane verrà installato in città. Inoltre non dimentichiamo la formazione per l’utilizzo dello stesso: in due anni sono state formate dal nostro team di istruttori 530 persone tra volontari, cittadini, sanitari, dentisti e aziende locali. Abbiamo inoltre attivato più di 80 corsi sull’utilizzo del defibrillatore". Promossa dalla Croce Rossa di Ascoli, allo scopo di indurre anche i giovani a interessarsi alla rianimazione cardio-polmonare e coinvolgerli in un’attività pratica allo scopo di dimostrare loro la semplicità delle manovre salvavita, l’iniziativa nella scuola di via Adige a Castel di Lama in occasione della giornata mondiale del rianimazione cardio-polmonare. L’evento, una maratona della manovre di rianimazione, ha previsto il posizionamento di un manichino da rianimazione con l’obiettivo di non interrompere mai, grazie all’aiuto degli alunni, le compressioni toraciche esterne.
"Introdurre sempre più defibrillatori in città – conclude l’assessore Massimiliano Brugni – è importante perché sappiamo quanto possa essere utile un Dea a disposizione nel momento in cui accadono eventi di salute gravi. Stiamo sempre più valorizzando questo aspetto, attraverso l’aiuto di associazioni e privati. L’amministrazione comunale porta avanti questa mentalità, non solo di dotare la città di defibrillatori, ma anche di promuovere l’utilizzo degli stessi. Sotto questo profilo anche l’assessore allo sport Nico Stallone si è mosso molto negli impianti sportivi comunali. Ascoli sta diventando sempre più una città cardioprotetta".
Lorenza Cappelli