REDAZIONE ASCOLI

Per il Piceno un 2024 drammatico. La Cna: "Boom di imprese chiuse"

Balloni e Trillini: "Un trend negativo che nel giro di 6 anni ha portato alla perdita di ben 2.353 aziende attive"

Balloni e Trillini: "Un trend negativo che nel giro di 6 anni ha portato alla perdita di ben 2.353 aziende attive"

Balloni e Trillini: "Un trend negativo che nel giro di 6 anni ha portato alla perdita di ben 2.353 aziende attive"

La Cna di Ascoli chiude la sua tribolata annata con un occhio rivolto al 2025, ma ben consapevole dei tanti momenti difficili affrontati nel corso dell’anno solare ormai giunto al termine. Ieri mattina l’associazione di categoria ha voluto cogliere l’occasione per fare un bilancio. Gli ultimi mesi avrebbero dovuto segnare il tanto atteso rilancio economico e invece, ancora una volta, si è dovuti assistere a nuove criticità che non hanno permesso all’imprenditoria locale di voltare definitivamente pagina. Secondo i dati elaborati dal centro studi Cna Marche sulla base delle statistiche fornite dalla Camera di Commercio, la provincia picena ha visto un crollo delle imprese presenti. "A fronte delle 18.735 imprese contiamo circa 445 in meno rispetto alle 19.180 attive nel novembre 2023 (-2,3%) – commenta il direttore Francesco Balloni –. Si tratta dell’ennesimo passo indietro in un trend ormai purtroppo consolidato, che dal 2018 a questa parte ha assistito a un solo segno positivo, quello fatto registrare tra 2019 e 2020, in un calo generale che nel giro di 6 anni ha portato alla perdita di ben 2.353 aziende attive (-11,1% dal 2018 a oggi ndr)".

Tra i settori più in crisi, specie nell’ultimo anno, spiccano il -5,4% fatto registrare dal commercio con 227 attività commerciali in meno (da 4.168 a 3.941) rispetto al novembre 2023, il -4,3% del manifatturiero, complice anche la grave crisi del settore moda (-83 aziende, con una diminuzione pari al -4,3%) al quale sono andati ad aggiungersi il comparto ristorazione e accoglienza, con un calo del 3,8% prodotto dalla perdita di 60 aziende. I pochi segnali incoraggianti arrivano dai servizi di informazione e comunicazione (+2,3%) e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+2,3%). Altra tematica estremamente importante quella legata alla tutela delle donne nel mondo del lavoro. L’episodio di Ripaberarda ha indubbiamente scosso la comunità. "Proprio nelle ultime ore avevano siglato un protocollo d’intesa insieme al Prefetto a difesa dei diritti delle donne, anche e soprattutto all’interno degli ambienti lavorativi – aggiunge la presidente Arianna Trillini –. L’ennesimo episodio di femminicidio accaduto in questi giorni ci impone una serie di riflessioni volte a tutelare la presenza di donne lavoratrici all’interno delle aziende".

Anche i livelli occupazionali previsti sul territorio risultano sotto le aspettative e sensibilmente inferiori al confronto con quelli degli ultimi 12 mesi. Non bisogna dimenticare che la situazione rischia di peggiorare drasticamente se si tiene conto della grave crisi che coinvolge la Beko e le centinaia di piccole e medie imprese coinvolte nell’indotto di uno dei principali distretti industriali del Piceno. Tra le grandi sfide del 2025 la Cna focalizza le attenzioni nel supportare le imprese esportatrici incentivando l’innovazione e la diversificazione dei mercati.

Massimiliano Mariotti