REDAZIONE ASCOLI

Pensionati e sanità privata "Così non si curano più"

L’allarme della Cgil sulle prestazioni a pagamento che per gli anziani diventano inaccessibili: "Di 31 ospedali pubblici in regione, 2 soli nel Piceno".

Pensionati e sanità privata  "Così non si curano più"

Pensionati e sanità privata "Così non si curano più"

"Nel nostro territorio è diventato tristemente normale, per chi può, pagare le prestazioni sanitarie ai privati vista l’impossibilità di prenotare i servizi sanitari pubblici in tempi non biblici". Così la segreteria pensionati Cgil, che denuncia come la stragrande maggioranza dei pensionati stia rinunciando a curarsi, e ricorda ai sindaci del Piceno, invitandoli a riunirsi in conferenza, che la provincia di Ascoli è la più povera delle Marche per salari e pensioni. "Se vogliamo rendere operative le case di comunità e gli ospedali di comunità – dice l’organizzazione sindacale – è necessario implementare le assunzioni del personale, altrimenti sprecheremo l’ennesima occasione per realizzare pienamente l’assistenza territoriale che è centrale per dare risposte ai bisogni dei pensionati notoriamente i più bisognosi di cure".

"Da una indagine sulla qualità dei servizi nella provincia di Ascoli – continua Cgil pensionati – emerge che è nella sfera dei servizi sanitari che si evincono le maggiori criticità. In Italia la disponibilità di posti letto per specialità ad elevata assistenza è di 3 ogni 10 mila abitanti, il valore della provincia di Ascoli, pari a 1,9, la colloca in una posizione di svantaggio, sia rispetto alla media nazionale, che regionale (2,7). Una situazione simile si verifica in relazione ai posti letto negli ospedali, dove ugualmente si registra negli ultimi anni una tendenza alla riduzione della disponibilità. La provincia di Ascoli ha una dotazione di 24,8 posti letto ogni 10 mila abitanti, anche in tal caso inferiore alla media nazionale (33,2) e regionale (32,0). Un’ulteriore criticità è rappresentata dalla carenza di medici specialisti, problema già ampiamente noto a livello nazionale, ma che si palesa con maggiore gravità a livello locale, dove operano 26,6 medici specialisti ogni 10mila abitanti, contro i 30,2 di media nazionale. E ancora, la percentuale di emigrazione che caratterizza la provincia di Ascoli (12,5%) è notevolmente più elevata rispetto alla media del Paese (8,3%).

Nelle Marche sono 31 gli ospedali pubblici: di questi solo due sono presenti nella provincia picena. I presidi sanitari sono così dislocati: 8 nella provincia di Pesaro-Urbino, uno ogni 45.612 abitanti, 9 nella provincia di Ancona, uno ogni 53.654 abitanti, 8 nella provincia di Macerata, uno ogni 40.062 abitanti, 4 nella provincia di Fermo, uno ogni 44.394 abitanti, 2 nella provincia di Ascoli, uno ogni 105.613 abitanti".

Lorenza Cappelli