Il Pd a Castorano ha due anime che non si parlano più. Siamo difronte ai soliti problemi irrisolti dei dem. "Vogliamo confrontarci – dice la parte Pd che non governa – con la maggioranza che dimentica chi ha lavorato in passato per raggiungere questi risultati. E’ necessario un incontro alla luce del sole, perché non sono i temi a dividerci, ma i personalismi". Al centro della discussione la visita del senatore e commissario per la Ricostruzione post sisma, Guido Castelli, dell’agosto scorso, ricevuto in sala consiliare dalla sindaca Rossana Cicconi e da tutta l’amministrazione comunale, con il consigliere Andrea Carlini a fare gli onori di casa. A oltre un mese di distanza nel piccolo borgo, considerato roccaforte della sinistra dalla notte dei tempi, spuntano manifesti, che lasciano poco spazio alla fantasia. Non si tratta di manifesti anonimi, ma presentati in Comune da alcuni rappresentanti del Pd. "Una visita gradita quanto foriera di buone aspettative" avevano dichiarato i rappresentanti della maggioranza. I titoli del manifesto affissi nel paese però raccontano un’atra storia: "Non conoscono il passato e insultano la storia di Castorano". Dopo un bel collage di foto, selezionate con dovizia di particolare della giornata della visita, l’altra parte del Pd tuona. "Il segretario del Pd di Castorano fino a pochi mesi fa chiedeva purezza della sinistra per fare la lista, mentre il sindaco criticava il senatore Castelli per come ha ridotto la sanità del Piceno. Il vice sindaco ha sempre sostenuto di rappresentare la sinistra dura e pura, mentre adesso fa gli accordi con la peggiore destra". I rappresentanti del Pd, che non sono al governo chiedono un confronto e non lesinano stoccate, in particolar modo per la scuola: "La scuola finanziata 8 anni fa è ancora in ‘alto mare’".
Maria Grazia Lappa