È brandendo lo slogan ‘Unità e rinnovamento’, che Marco Giobbi ha deciso di candidarsi alla segreteria comunale del Pd. Il congresso della sezione rivierasca entra finalmente nel vivo: dopo anni di discussioni e divisioni, nonché risultati elettorali a dir poco deludenti, il Partito Democratico tenta di rilanciarsi portando al centro del dibattito i giovani e il futuro. L’interpretazione che un’ala del partito ha deciso di dare a questo tema si è coagulata attorno alla figura di Giobbi: 37 anni, un impegno politico che viene da lontano, prima come rappresentante d’istituto all’Itis Montani, poi come dirigente di primo piano del sindacato universitario e della storica associazione Gulliver, all’Università di Ancona. Ingegnere Elettronico, oggi svolge il suo lavoro come quadro per la Marelli, storica azienda del settore elettronico di Torino, dove è anche impegnato come rappresentante sindacale della Fiom Cgil. Militante del Pd dal 2020, impegnato nella battaglia elettorale delle comunali a supporto della lista del Pd e in particolare della candidatura di Iacopo Zappasodi, risultato primo per prime preferenze in tutto il centro sinistra, dal 2021 è membro della segreteria provinciale del Partito Democratico.
"Una candidatura che nasce da tre esigenze – fanno sapere i sostenitori del candidato – la prima quella di dare spazio alla generazione under 40 dentro e fuori il Partito Democratico. L’esperienza di rinnovamento che sta attraversando il Pd ad ogni latitudine, dalla segreteria nazionale alle esperienze di Emilia Romagna e Umbria, ci dimostra che ciò non solo è possibile, ma è la giusta ricetta per vincere. Ridare unità ad un Partito lacerato da divisioni negli ultimi anni, il secondo grande obiettivo. Per farlo servirà una guida giovane e in grado di valorizzare il contributo di tutte e tutti, senza rottamazioni di nessuno, ma guidando una fase nuova che tragga giovamento dal dibattito interno, senza creare fratture e lacerazioni. Giobbi sarebbe il primo segretario dopo molto tempo a non essere coinvolto nelle lotte intestine che hanno dilaniato il partito negli ultimi dieci anni. L’ultimo punto focale è la ferma volontà di ridare uno slancio al Pd nella battaglia verso la riconquista del comune". Come già detto diverse volte dal Pd, gli ultimi otto anni non avrebbero rappresentato le istanze di una grande parte dell’elettorato. Per pensare di vincere, però il Pd avrà bisogno del sostegno di tutti gli elettori in questione: "Vogliamo una città diversa – concludono – e solo il centrosinistra unito, con il un Pd forte che ne faccia da perno, sarà in grado di vincere questa sfida per la città".
Giuseppe Di Marco