Ascoli, 22 agosto 2023 – Ha salutato tutti in punta di piedi. Il sestiere di Porta Solestà e la Quintana piangono un simbolo della rievocazione ascolana. E’ morto Patrizio Zunica, console gialloblù e storico tamburino. Aveva 67 anni e aveva dedicato tutta la sua vita a quel sestiere che ha tanto amato e che, per lui, rappresentava la sua seconda famiglia.
La prima, di famiglia, era quella composta dall’inseparabile moglie Concezia, le figlie Pia e Melania, oltre ai suoi affezionati nipoti Riccardo, Federico, Achille e Ulisse. Malato da qualche tempo, le sue condizioni di salute erano peggiorate nel corso delle ultime settimane. Quest’anno non era riuscito a partecipare alle Quintane, ma aveva stretto i denti per essere presente al saluto alla Madonna della Pace, lo scorso 7 luglio, a piazza Sant’Agostino, alla vigilia della giostra in notturna. E’ stata, quella, la sua ultima uscita pubblica nelle vesti di console.
Patrizio Zunica entrò per la prima volta nel sestiere a metà degli anni Settanta. In poco tempo divenne capo dei tamburini, poi è stato anche consigliere nel comitato di sestiere e nel marzo del 2016, dopo la morte di Emilio Nardinocchi avvenuta nel giugno del 2015, fu eletto console.
"Perdo un fratello – commenta, con un filo di voce, il caposestiere Attilio Lattanzi -. Patrizio è stato e resterà un esempio per la Quintana. Se ne va una persona di altri tempi. Il dolore è grande, sia mio personale che di tutto il sestiere". "Patrizio è stato un grande uomo pieno di bontà – prosegue Luigi Lattanzi, ex caposestiere gialloblù -. Per me un grande amico ed un fratello con cui ho condiviso tanti anni di vita".
A ricordare Patrizio, poi, anche il sindaco Marco Fioravanti, che lo ha definito "esempio di fede, passione e amore verso i propri colori e verso i valori della nostra Quintana". All’interno del sestiere di Porta Solestà, Zunica ha contribuito a far crescere intere generazioni di sestieranti. Sempre umile e disponibile, non rinunciava mai a dare una mano. Ad ogni cena lo si vedeva in cucina, destreggiarsi ai fornelli, ma anche passare lo straccio e dispensare sorrisi a chiunque gli capitasse affianco. Era molto amato anche a Venarotta, il paese nel quale si era trasferito dopo il matrimonio facendosi subito apprezzare da tutti. "Patrizio ha vissuto gli ideali della nostra rievocazione e l’amore per Ascoli – scrive, in una nota, la Quintana -. Se ne va un grande sestierante ma, soprattutto, un vero quintanaro". Il funerale oggi alle 15.30 a San Giacomo della Marca .