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Patrimonio storico: si punta all’ampliamento

Al centro della variante ci sono 200 immobili in più rispetto al piano di salvaguardia approvato nel 2003. .

Annalisa Marchegiani,. durante l’ultimo question time. ha domandato se ci sia l’intenzione di acquisire Villa Brancadoro e Villa Laureati

Annalisa Marchegiani,. durante l’ultimo question time. ha domandato se ci sia l’intenzione di acquisire Villa Brancadoro e Villa Laureati

Patrimonio edilizio storico, il comune intende approvare una variante al piano attuativo di riqualificazione e salvaguardia licenziato nel 2003. Se ne è discusso nell’ultima riunione di maggioranza, andata in scena nel pomeriggio di martedì, in cui è stato illustrato il piano sugli immobili censiti, circa 200 unità in più rispetto alle molte che erano già state individuate in passato. Edifici per i quali, a seconda del grado di tutela attribuito, potranno essere ammessi o non ammessi determinati interventi: l’iniziativa, infatti, è volta a salvaguardare i volumi considerati patrimonio storico e culturale di San Benedetto da eventuali opere di demolizione e ricostruzione. Il piano, frutto di una collaborazione con la Soprintendenza, verrà esposto in una commissione urbanistica di prossima convocazione, e poi approvato nel consiglio comunale di fine novembre. Sugli immobili storici della riviera ha puntato l’attenzione anche Annalisa Marchegiani, che durante l’ultimo question time ha chiesto se ci sia l’intenzione di acquisire Villa Brancadoro e Villa Laureati.

L’assessore al patrimonio Domenico Pellei, dopo aver ricordato che stanno per essere ristrutturate Villa Rambelli e l’ex sede comunale grazie ai fondi per la ricostruzione, ha detto che per un’operazione del genere potrebbero essere necessari sui 15 milioni di euro: denaro che al momento il comune non ha.

"Non ho chiesto se oggi l’ente dispone delle somme necessarie – ha replicato Marchegiani – ma se c’è la volontà di porre in essere anche altre azioni, come le compartecipazioni. Il nostro patrimonio va salvaguardato". Patrimonio che si trova in buona parte in centro: ed è questa zona, come ha detto Luciana Barlocci, che andrebbe valorizzata con ‘eventi diffusi’ previsti dal programma dell’amministrazione Spazzafumo. "In questo settore c’è grande immobilità e le azioni compiute sono ben poche".