Palio, scelto l’artista. Andrè Benedetto:: "Fiero di creare un’opera per tutti gli ascolani"

Parla l’artista che darà vita al vessillo di luglio: "Non posso rivelare dettagli ma mi sono lasciato ispirare dal simbolismo del 1600".

Palio, scelto l’artista. Andrè Benedetto:: "Fiero di creare un’opera per tutti gli ascolani"

Palio, scelto l’artista. Andrè Benedetto:: "Fiero di creare un’opera per tutti gli ascolani"

La primavera è arrivata, e con lei il caldo e le giornate che si allungano. E questo, in città, vuol dire solo una cosa: la Quintana si avvicina. Ricominciano le preparazioni nei campi sportivi, il fermento nei sestieri si fa più vivido, gli abiti vengono tirati a lustro. Tra i preparativi, non manca sicuramente la presentazione del palio della giostra, appositamente realizzato da un artista selezionato. Quest’anno, a poco più di tre mesi dalla sfilata di luglio, in città si diffonde il nome dell’artista di quest’anno: "Mi chiamo Andrè Benedetto, ho iniziato a dipingere ad olio come autodidatta nel 2017 dedicandomi inizialmente ad una pittura molto materica eseguita a spatola con i colori ad olio. Inizialmente i miei soggetti erano principalmente ritratti. Successivamente sono stato affascinato dell’arte del passato, e ne sono stato così influenzato. In particolar modo, da quella che va dal ‘400 al ‘600, questa mia tensione verso quell’arte mi ha portato ad approcciare ad una tecnica classica a velature". Ad aggiudicarsi il prestigio, oltre che il premio in denaro di 1700 euro, è quindi Andrè Benedetto. Benedetto, cosa può dirci del palio che ha realizzato?

"Riguardo al soggetto purtroppo sono vincolato da un obbligo di riservatezza, ma posso dire che è sicuramente in linea con il percorso svolto fino ad ora, dunque ho attinto da un simbolismo e da un’ estetica che affondano le radici nel 1600, ispirandomi in particolare modo a due pittori eccezionali: Valentin de Boulogne e Guido Reni".

Com’è nata l’idea di partecipare al bando per la realizzazione del palio?

"Dal desiderio di creare un opera per la città di Ascoli e gli ascolani, un’opera che gli ascolani potessero sentire loro e fossero felici di vincere e portare al sestiere".

Si reputa un quintanaro?

"Sicuramente la Quintana è una tradizione che mi affascina fin da quando sono piccolo, ma devo dire che non sono mai riuscito a partecipare come figurante prima. Quest’ anno però sono felice di partecipare, anche se indirettamente, con questo palio, che sfilerà nel corteo di luglio 2024".

Come ogni anno, l’organizzazione Quintana aveva indetto a metà febbraio il bando per la progettazione e realizzazione del Palio per l’edizione di luglio 2024, ma anche del trofeo per gli sbandieratori e di quello per gli arcieri. La partecipazione al bando era anche quest’anno gratuita e aperta a chiunque volesse partecipare, unico limite la maggiore età. I concorrenti hanno potuto partecipare con un solo bozzetto per ogni opera oggetto del presente bando. Tema dell’anno? Questa volta era facilmente intuibile: il settantennale della Quintana dal 1955 al 2024. Non è stato ancora svelato il palio di Benedetto ma in ogni caso sappiamo che ci saranno suggestioni e riferimenti storici, etici e sociali che caratterizzano la Quintana di Ascoli. Oltre che gli stemmi dei sestieri, del gruppo comunale con le diciture definite dal bando e la data dell’evento. Unica certezza, le dimensioni: l’opera dovrà essere realizzata su un drappo di velluto di dimensioni minime 120 centimetri e 200 centimetri, su un supporto in legno di 3 metri.

Ottavia Firmani