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Orsi e lupi investiti, Spaterna: "Occorrono comportamenti responsabili"

Sibillini, il presidente del Parco: "Rispettare la fauna e la flora e moderare la velocità"

Orsi e lupi investiti, Spaterna: "Occorrono comportamenti responsabili"

Orsi e lupi investiti, Spaterna: "Occorrono comportamenti responsabili"

La morte dell’orso Juan Carrito ha determinato sgomento, dolore e indignazione. Era diventato un simbolo, non solo dell’Abruzzo, ma di tutt’Italia. La sua morte pone diversi interrogativi, prima fra tutti come si possono proteggere gli animali selvatici e in particolare gli orsi marsicani, che rischiano l’estinzione. Lo abbiamo chiesto al presidente del Parco nazionale dei Sibillini, Andrea Spaterna (nella foto).

Corretti comportamenti per proteggere gli animali, cosa può fare l’ente Parco?

"La convivenza tra uomini e animali è stata, per secoli, in equilibrio. L’evoluzione demografica hanno poi generato, in taluni casi, situazioni di criticità: basti pensare che negli anni ’70 erano rimasti appena un centinaio di lupi nel nostro Paese. L’istituzione delle aree protette e le azioni di tutela e salvaguardia di fauna e flora, insieme ad una maggiore consapevolezza della necessità di proteggere gli ecosistemi e la loro biodiversità, ha fatto sì che si acquisisse una maggiore sensibilità nei confronti di queste tematiche e dell’ambiente. Certo, il rischio di situazioni limite come l’uccisione dell’orso Juan Carrito o, dei tre lupi recentemente investiti nel territorio di Visso, è una eventualità sempre presente su cui però è possibile intervenire".

Come è possibile mitigare il rischio di incidenti e aumentare la sicurezza di animali e automobilisti?

"Si deve rispetto alla fauna. Questo passa anche per il comportamento alla guida che, soprattutto in area Parco, deve sempre tener conto della possibilità di attraversamento degli animali. Quindi moderare la velocità e prestare attenzione". Nel Piceno quali interventi sono in atto per ridurre i rischi?

"Credo che l’azione di informazione e sensibilizzazione che viene portata avanti dai centri di educazione ambientale del Parco, soprattutto rivolta alle giovani generazioni, così come le attività di ricerca scientifica, le azioni di comunicazione e gli interventi di fattiva collaborazione con gli enti territoriali per progetti che insistono sul tema dello sviluppo sostenibile siano l’esempio concreto di come l’area protetta possa interagire proficuamente con il territorio. È nel nostro agire quotidiano che mettiamo in pratica una filosofia collaborativa che tenga conto delle legittime esigenze di chi vive in questo contesto, siano essi umani, animali o flora".

Anche sui Sibillini ha fatto la sua apparizione l’orso marsicano, ma per conservare l’orso più raro d’Europa è necessario un cambio di marcia, cosa possiamo fare?

"La presenza dell’orso marsicano non deve allarmarci, anzi conferma come il contesto del Parco sia in buona salute: se la biodiversità aumenta, questo non può che essere un valore per il territorio. L’importante, ripeto, è il rispetto per gli animali, e la consapevolezza che questi temono l’uomo e che con un comportamento responsabile si possano evitare incidenti".

Maria Grazia Lappa