Origlia e Silvestri:: "Siamo stati fatti fuori senza spiegazione"

Maria Stella Origlia e Giuseppe Silvestri di Italia Viva denunciano le esclusioni ingiuste dalle liste del centrodestra ad Ascoli Piceno, definendo la situazione "una pagina nera" e chiedendo spiegazioni ai cittadini.

Origlia e Silvestri:: "Siamo stati fatti fuori senza  spiegazione"

Origlia e Silvestri:: "Siamo stati fatti fuori senza spiegazione"

"Una vicenda dannosa per la città". Con queste parole Maria Stella Origlia e Giuseppe Silvestri, rispettivamente coordinatrice provinciale e presidente della sezione locale di Italia Viva, hanno commentato la controversa questione delle esclusioni dalle liste del centrodestra. "Una pagina nera, oscura, al limite dell’inverosimile che si è abbattuta su Ascoli Piceno – spiegano –. In una conferenza stampa avvenuta a fine dicembre, assieme al consigliere uscente Francesco Viscione e al suo gruppo, avevamo ufficializzato formale appoggio alla coalizione di governo di questa città in base ad un accordo programmatico articolato in 3-4 punti tematici da sviluppare nella prossima sindacatura, ovviamente accolti e discussi in precedenza con il sindaco. Successivamente abbiamo così formalizzato un accordo politico con il capolista Silvestri di Forza Ascoli. Solo nel mese di aprile, quando i manifesti miei e di Viscione erano stati affissi in città, sono iniziati dei mugugni che hanno portato alla messa in discussione di alcuni nomi inseriti o da inserire". I due candidati, come ben descritto su queste righe, quindi sarebbero stati estromessi assieme all’altro nome in ballo che rispondeva all’ex consigliere regionale Udc Valeriano Camela. "Nessuna comunicazione o atto scritto è stato fornito ai sottoscritti da dove fosse possibile evincere decisioni in merito – proseguono –. Per coloro che ancora nutrono un minimo apprezzamento della letteratura contemporanea, la situazione aberrante richiamerebbe ad un personaggio letterario del secolo scorso che, senza capirne le ragioni, subiva un processo ingiusto e ne subiva le conseguenze esistenziali. Orbene ci chiediamo: ma queste motivazioni, che dovrebbero far riflettere gli elettori che si accingono al voto, non potevano essere rilevate prima, magari come correttamente si fa in occasione di qualsiasi accordo? Perché palesate a 20 giorni dalla presentazione delle liste? I cittadini hanno già capito e si sono dati la risposta. Continueremo a mettere le attività a disposizione di chi apprezza il riformismo e la buona politica".

mas.mar.