LORENZA CAPPELLI
Cronaca

Operatori sanitari no vax: altri nove sospesi ad Ascoli

Lavorano nei due ospedali. Milani: "Chiaro che non possono essere messi in smart working o in una stanza da soli". Provvedimento valido fino al 31 dicembre

Cesare Milani, numero uno della sanità nel Piceno

Cesare Milani, numero uno della sanità nel Piceno

Ascoli Piceno, 24 settembre 2021 - Provvedimento di sospensione per altri 9 operatori sanitari del Piceno inadempienti all’obbligo vaccinale contro il Covid-19. L’atto che ne ufficializza la necessità di un loro allontanamento dal luogo di lavoro, che poi sarebbero gli ospedali di Ascoli e di San Benedetto, è stato firmato in queste ore dal direttore dell’Area vasta 5, Cesare Milani, dopo che i nominativi sono stati comunicati dalla Regione al Dipartimento di prevenzione. Si tratta di nove operatori sanitari, non tutti infermieri, sia dell’ospedale ‘Mazzoni’, sia dell’ospedale ‘Madonna del Soccorso’.

Covid Marche: il bollettino del 23 settembre 2021. Dati e contagi 

Operatori sanitari no vax: cento sospesi nelle Marche 

Dopo i primi due operatori sospesi, che inizialmente dovevano essere sei ma poi due si sono vaccinati, uno era nel frattempo andato in pensione e uno è un operatore tecnico di cucina e dunque, non essendo un sanitario, non rientra nelle categorie indicate nel Decreto legge 44 – dice il numero uno della sanità del Piceno –, ora il provvedimento scatterà per altri nove. E’ la commissione che valuta se possono essere ricollocati o meno, ma quando questo non è possibile, come nella maggior parte dei casi, arriva la sospensione. Ricollocare un medico, o un infermiere, non è facile. E’chiaro che non possono essere messi in smart working o in una stanza da soli".

La sospensione avrà validità fino al 31 dicembre 2021, per tutta la durata dello stato di emergenza, e sarà: senza stipendio per chi non si vuole vaccinare senza giusta motivazione, con stipendio per chi non può immunizzarsi per un valido impedimento sanitario.

La commissione istituita nell’Area vasta 5 per la valutazione delle possibilità di ricollocazione in mansioni e ruoli diversi al di fuori delle strutture di assistenza diretta è formata da 13 componenti di cui uno per i lavoratori operanti nell’ambito ospedaliero, due per i lavoratori operanti in ambito territoriale di Ascoli e San Benedetto, uno per i lavoratori afferenti al dipartimento di salute mentale, uno per i lavoratori afferenti al dipartimento dipendenze patologiche e 4 per i lavoratori afferenti alle professioni sanitarie di riferimento. Complessivamente, dunque, i dipendenti dell’Area vasta 5 per i quali è scattato il provvedimento di sospensione sono 11.