LORENZA CAPPELLI
Cronaca

Operata da padre e figlio ad Ascoli a quarant’anni di distanza

La paziente doveva subire un secondo intervento molto delicato all’anca, il direttore di Ortopedia: "È stato come continuare il lavoro di famiglia"

Il dottor Battiato con il libro del padre

Ascoli Piceno, 26 gennaio 2023 – Eccellenza a livello nazionale per la chirurgia del bacino, il direttore dell’unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale ‘Mazzoni’, Concetto Battiato, ha eseguito ieri un complicato intervento di osteotomia periacetabolare su una donna di 51 anni di Manfredonia.

E se fino a qui non ci sarebbe nulla di nuovo in quanto è nota la fama di Battiato per questo genere di operazioni, l’aspetto curioso è che la paziente era stata operata in giovanissima età, per displasia dell’anca, da Francesco Mario Battiato, ovvero dal padre del primario romano, anche lui direttore dell’ortopedia del nosocomio ascolano, negli anni Ottanta, e a cui nel 2018 è stato intitolato il blocco operatorio del ‘Mazzoni’.

Non si tratta, naturalmente, di una casualità, ma di una scelta della 51enne che ha voluto che ad occuparsi del suo delicato intervento fosse proprio il figlio di quel chirurgo che la operò quando aveva 11 anni. "Mia madre, Nunzia Pellegrino – dice il figlio Claudio –, è stata operata dal padre del dottor Battiato 40 anni fa. Abbiamo scelto l’ospedale di Ascoli per questo nuovo intervento che doveva fare, innanzitutto per il buon nome che hanno il reparto e Battiato, e poi perché lei aveva già provato su se stessa le mani del padre che è stato un ottimo chirurgo. Trattandosi di un intervento abbastanza impegnativo ha preferito affidarsi a uno specialista esperto come il dottor Battiato, a maggior ragione avendo conosciuto anche il padre. Ha consultato diversi professionisti, anche molto rinomati a Milano e Roma, ma dalla maggior parte di loro le è stato detto di mettere la protesti. Mia madre, però, essendo ancora giovane, ha preferito optare per un intervento ricostruttivo. Si è operata oggi, nel giorno del suo compleanno, ed è andato tutto benissimo".

"Ho proseguito il lavoro di mio padre – dice Battiato, dal 2009 primario dell’ortopedia del Mazzoni – facendo, però, un intervento di osteotomia periacetabolare per il quale l’unico centro in Italia a farlo siamo noi. Osteotomia che io ho imparato a Berna, dal professor Ganz, che l’ha inventata. Non sono stato un allievo di mio padre perché è morto 6 mesi prima che mi laureassi, ma questo, posso dirlo, è stato professionalmente un bene perché mi ha costretto ad imparare da altri, senza privilegi. Avevo 24 anni quando morì e non pensavo proprio di fare ortopedia perché ero laureando interno in chirurgia generale. Fu il professor Fineschi, mio mentore, che mi chiamò a frequentare da lui dicendomi: ora tocca a te colmare il vuoto che tuo padre ha lasciato nella nostra comunità ortopedica. Non seppi dirgli di no, era un grande maestro e mi volle come aiuto sebbene ancora specializzando, quando operò Papa Wojtyla".