"La notizia della morte di Giulia Cecchettin ci ha distrutto. Forse perché, anche se lo sapevamo tutte, ci abbiamo sperato fino all’ultimo nel famoso lieto fine". La cooperativa sociale On the road gestisce per conto dell’Asti due centri antiviolenza della provincia dci Ascoli. Da molti anni le operatrici dei centri e la Casa Rifugio accolgono le donne e le loro storie, camminando con loro lungo un percorso difficile da intraprendere, ma fondamentale per uscire dalla violenza. Ma il lavoro di sensibilizzazione, tutela e protezione della donna non basta: i femminicidi in Italia nel 2023 continuano ad essere numerosi, raggiungendo un numero che dovrebbe far interrogare tutti su cosa sta succedendo: 105. "Bisogna iniziare a comprendere all’interno dello stesso sguardo di sensibilizzazione, tutela e protezione, oltre che per la comprensione e la lotta al fenomeno della violenza maschile contro le donne un altro soggetto: l’uomo. Il figlio, volente o nolente, del patriarcato" spiegano da On the road. "Perché non dobbiamo proteggere le nostre figlie, ma educare i nostri figli. Perché non ce la siamo cercata, sono gli uomini che ci denigrano, violano, ingabbiano, stuprano, uccidono, forti di una cultura che li vuole dominanti. La decostruzione degli stereotipi di cui siamo tutti vittime e la ricostruzione di sé non deve essere un lavoro ad appannaggio prettamente femminile, deve essere un percorso che tutti dovrebbero intraprendere".
CronacaOn the road:: "Educare i maschi"