E’ definitiva la condanna a 11 anni a carico del 17enne rumeno che il Tribunale per i Minori di Ancona con sentenza del 26 ottobre 2021 ha ritenuto colpevole dell’omicidio volontario di Franco Lettieri, assassinato la sera del 15 gennaio scorso in via Flavia Guiderocchi, dove il 56enne salernitano ha ricevuto l’ultima di cinque coltellate, al culmine di un’aggressione iniziata in via delle Stelle; è poi morto in via dei Soderini dove si è trascinato con le ultime forze. L’accusa è comune allo zio Petre Lambru a sua volta condannato a 14 anni dal giudice delle udienze preliminari del tribunale di Ascoli Alessandra Panichi; per quest’ultimo è imminente la fissazione del processo d’appello. Ma sulla condanna del giovane, nel frattempo diventato maggiorenne e detenuto nel carcere di Potenza, pende un’istanza che il suo legale, avvocato Felice Franchi, ha proposto alla Corte d’Appello di Ancona che si deve ora pronunciare. E’ accaduto infatti che dopo la sentenza di Ascoli i genitori del ragazzo hanno rinunciato alla difesa di Franchi affidandosi ad un legale di Potenza, incaricandolo di depositare ricorso in Appello contro la condanna a 11 anni. Il giorno prima della scadenza dei termini, questo avvocato ha rinunciato all’incarico.
E’ stato quindi richiamato Franchi ma non c’era più tempo per depositare il ricorso in Appello, per cui la condanna è diventata definitiva. "Ho comunque fatto istanza per la restituzione dei termini per presentare ricorso in quanto non è certamente colpa del mio assistito se è scaduto il termine stesso. Nell’attesa del pronunciamento della Corte d’Appello, però, la condanna è passata in giudicato" spiega l’avvocato Franchi. Per la Procura per i Minori di Ancona l’uccisione di Lettieri è stata un "crimine efferato", probabilmente maturato nell’ambito di una diatriba per lo spaccio di droga. Per il magistrato le cinque coltellate che il giovane, reo confesso, ha inferto alla vittima, per una profondità di 910 centimetri configurano il dolo intenzionale.
Né dispiacere né rimorso hanno caratterizzato la condotta del ragazzo che ha cambiato più volte versione su come sono andate le cose quella sera ’Rrete a li mierghie’ dove il ragazzo ha inferto la prima coltellata. Lettieri è scappato e lo hanno inseguito: mentre il 17enne infieriva con altre quattro coltellate, lo zio ha colpito con le mani l’ex collaboratore di giustizia alla testa. Un’azione durata due minuti fra le 21,31 e le 21,33.
Peppe Ercoli