Ha chiesto di essere scarcerato Petre Lambru, il muratore romeno di 57 anni rinchiuso nella casa circondariale di Marino del Tronto perché accusato dell’omicidio volontario di Franco Lettieri, in concorso con il nipote 17enne. Ed è proprio in relazione alle responsabilità dell’omicidio che l’uomo rivendica la sua innocenza e attraverso il ricorso presentato dall’avvocato Carnevale al Tribunale del Riesame chiede che gli siano concessi quantomeno gli arresti domiciliari. L’istanza è forte dell’ammissione di responsabilità fatta dal nipote che si è accollato la responsabilità di aver inferto le cinque coltellate che hanno raggiunto la vittima la sera del 15 gennaio scorso fra via delle Stelle e via Flavia Guiderocchi, teatro del feroce assalto al 56enne ex collaboratore di giustizia originario di Salerno. Lo stesso Lambru ha fin dall’inizio sostenuto che non era stato lui a dare le coltellate, ma il nipote e lo ha ribadito nel ricorso depositato ad Ancona. Il tribunale del Riesame prenderà in esame la richiesta la settimana prossima. Nel frattempo in Procura è giunta la relazione preliminare redatta dai medici legali Alessandrini e Senati che hanno effettuato l’autopsia sul cadavere di Lettieri.
Cinque coltellate sono state inferte alla vittima. La prima ha raggiunto Lettieri mentre era di spalle e lo ha colpito alla parte posteriore della coscia sinistra. Fatali sono state le altre due coltellate alla coscia, una frontale e una laterale, che hanno lesionato l’arteria femorale causando la grave emorragia che in breve ha portato al decesso del salernitano. Un altro colpo di arma da taglio ha raggiunto Lettieri sotto un’ascella. Il quinto fendente gli è stato sferrato alle spalle, alla schiena, ma ha solo rotto il giubbino che Lettieri indossava quella sera. Sebbene non ha ferito la vittima, anche quest’ultima coltellata è ritenuta dagli investigatori molto importante poiché testimonierebbe la volontà di fare veramente male alla vittima.
I pugni. Nella relazione di Senati e Alessandrini si fa cenno alle lesioni al capo di Lettieri che secondo i medici legali dell’Area vasta 5 sarebbero state causate da pugni. Colpi che avrebbe sferrato Petre Lambru e che per la violenza e la congiunta aggressione a colpi di coltello da parte del nipote, per l’accusa determinerebbero nell’azione del 56enne romeno la volontà di uccidere. Una tesi che non trova d’accordo l’avvocato Carnevali che ha chiesto al Riesame la scarcerazione di Petre Lambru.
Peppe Ercoli