REDAZIONE ASCOLI

Omicidio di Comunanza. Funari ora si difende:: "Non sono andato per fargli del male"

Il racconto vuole smontare l’ipotesi del delitto volontario aggravato dalla premeditazione. Ha detto di essere stato colpito prima con uno schiaffo dalla Giacomozzi e poi al collo da Paradisi.

Il racconto vuole smontare l’ipotesi del delitto volontario aggravato dalla premeditazione. Ha detto di essere stato colpito prima con uno schiaffo dalla Giacomozzi e poi al collo da Paradisi.

Il racconto vuole smontare l’ipotesi del delitto volontario aggravato dalla premeditazione. Ha detto di essere stato colpito prima con uno schiaffo dalla Giacomozzi e poi al collo da Paradisi.

Smontare l’ipotesi accusatoria che si sia trattato di un omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. E’ stata sostanzialmente indirizzato in questa direzione il racconto che Claudio Funari ha fatto riguardo a quanto acceduto la sera del 23 dicembre scorso nell’abitazione dei coniugi Paradisi a Comunanza. Un episodio culminato con la morte di Renzo Paradisi e il ferimento gravissimo della moglie Maria Antonietta Giacomozzi. Un racconto che stride fortemente con quello fatto dalla donna e sul quale si basa l’impianto accusatorio della Procura di Ascoli. "Non sono andato a casa loro per fargli del male, men che meno per ucciderli".

Così si è difeso Funari in occasione dell’interrogatorio di garanzia al quale è stato sottoposto ieri mattina in videoconferenza dal giudice del tribunale di Ascoli Annalisa Giusti e dal procuratore Umberto Monti. Assistito dall’avvocato Olindo Dionisi, il 42enne si Comunanza, accusato dell’omicidio premeditato di Renzo Paradisi e del tentato omicidio premeditato di Maria Antonietta Giacomozzi, dal carcere di Marino del Tronto ha fornito la sua versione dei fatti su quanto avvenuto la sera del 23 dicembre scorso nell’abitazione dei due anziani coniugi. Ha spiegato di aver trascorso il pomeriggio a bere con gli amici in un bar e aver avuto poi un piccolo incidente alla rotatoria al centro di Comunanza, danneggiando la propria auto. Allora l’ha portata nell’officina di un suo amico, a pochi metri dalla casa dei coniugi paradisi. E’ andato a casa loro per chiedere un passaggio per tornare a casa e che non è vero che fosse adirato con loro per aver ostacolato il rapporto con una delle figlie. Ma è parlando di alcune questioni che riguardano lei che è nata la discussione e la situazione in breve è precipitata.

Funari ha detto di essere stato colpito prima con uno schiaffo dalla Giacomozzi e poi al collo (alle spalle) da Paradisi con un oggetto e lui, girandosi, a sua volta l’ha colpito con un pugno al volto. Ne è nata una colluttazione fra Paradisi e Funari, senza esclusione di colpi, ha riferito l’indagato al giudice. Anche l’anziana è stata colpita, dice Funari, dopo averlo preso per il cappuccio di un indumento che indossava. Il 42enne ha riferito anche di aver tentato di porre fine alla disputa, essendosi reso conto di quanto era degenerata, ma che gli sarebbero stati tirati addosso dalla donna tizzoni di legno presi da una stufa. Ha detto anche che voleva telefonare ai 118, ma il suo smartphone era scarico e quindi ne ha preso uno che era lì; nel frattempo è arrivata la telefonata di una delle figlie alla quale la madre ha chiesto di chiedere aiuto. A quel punto Funari se ne sarebbe andato.

Peppe Ercoli