Ascoli Piceno, 16 ottobre 2024 – La raccolta delle olive nel Piceno è in pieno svolgimento, con dati incoraggianti sulla qualità del prodotto, nonostante una leggera flessione della quantità disponibile. È quanto emerge dal primo bilancio stilato dalla Cia Agricoltori provinciale di Ascoli, Fermo e Macerata.
Grazie all’assenza della mosca olearia, la qualità delle olive, sia della varietà tenera ascolana che da olio, si conferma eccellente, ma il prezzo medio al consumatore è aumentato di circa il 20, 30 per cento rispetto agli anni precedenti.
“In questi giorni proseguiamo con la raccolta delle olive, nonostante in alcune zone la grandinata abbia ridotto la produzione delle olive da mensa. Fortunatamente, il frutto si presenta integro e di buona qualità” ha dichiarato Ugo Marcelli, associato alla Cia e membro della Coop Case Rosse di Poggio di Bretta. “Rispetto allo scorso anno, c’è il -15% nella quantità di olive, causata in parte da una fioritura anticipata a fine giugno, che ha interessato non solo gli ulivi, ma anche altre colture fruttifere”.
Marcelli sottolinea l’importanza dell’irrigazione come fattore determinante per limitare i danni della siccità: “Le aziende come la nostra, che hanno investito in sistemi di irrigazione, riescono a contenere meglio i danni legati alla mancanza d’acqua, preservando la salute delle piante. La nostra speranza è che si prenda coscienza della necessità di restituire al mondo vegetale l’importanza che merita. Questo dovrebbe diventare l’obiettivo prioritario per tutti”. La Cia Agricoltori conferma che, nonostante la crisi climatica, la qualità del prodotto sarà alta. Tuttavia, i consumatori dovranno fare i conti con un leggero aumento dei prezzi dovuto alla minore disponibilità di prodotto.