Un’annata da incorniciare, il 2024, per la sezione ascolana dell’Avis, l’associazione che riunisce i donatori di sangue e che sul territorio, ormai, conta tantissimi volontari. Una realtà, quella picena, che ha appena celebrato l’85esimo anniversario di fondazione e lo ha fatto con tanti progetti che, nel corso degli ultimi dodici mesi, hanno riscosso enorme successo. L’Avis, tra l’altro, è tra le associazioni protagoniste del calendario che il Carlino regala oggi ai propri lettori, in occasione del Natale.
Maria Pia Mancini, presidente dell’Avis ascolana, che anno avete vissuto?
"Il bilancio è molto positivo. Il nostro gruppo ha accolto nuovi donatori e, dopo il periodo di difficoltà legato alla pandemia, siamo ripartiti con diverse iniziative. La soddisfazione maggiore arriva dall’ampliamento della rete che avevamo allacciato con le altre associazioni di volontariato del territorio. In particolare, siamo riusciti a coinvolgere tante realtà giovanili, anche perché necessitavamo di un ricambio generazionale. Siamo anche entrati nelle scuole, sensibilizzando anche gli studenti alla donazione. All’istituto Mazzocchi, ad esempio, ci sono state delle giornate di formazione, promosse allo scopo di far conoscere l’Avis agli alunni e fare in modo che loro stessi possano diventare nostri ‘ambasciatori’ con i propri coetanei. Tanti progetti che ci hanno ripagato dei sacrifici fatti".
Quindi possiamo dire che Ascoli è una città generosa, da questo punto di vista?
"Assolutamente sì. Come dicevo, in questo 2024 abbiamo raccolte nuove adesioni da parte di persone che hanno cominciato a donare. Queste si sono aggiunte a quei donatori che, invece, da tanti anni si dedicano al volontariato. E, tra le ‘new entry’, va sottolineato il fatto che ci sono parecchi giovani. Tornando al discorso riferito alle scuole, abbiamo sempre trovato le porte aperte ed è bello che il mondo scolastico sia sempre disponibile a collaborare con l’Avis".
Dal 2025, invece, cosa si aspetta? "L’obiettivo primario è quello di mantenere una certa autosufficienza sul territorio, magari accogliendo ulteriori donatori. Di sangue, infatti, c’è sempre bisogno. Poi punteremo a rafforzare la rete nel Piceno, magari allargandoci ad altre associazioni. Come dico sempre, d’altronde, da soli si va veloci ma insieme si va più lontano".
Siete felici di essere stati inclusi nel calendario del Carlino? "Moltissimo. E vi ringraziamo per l’opportunità che ci avete concesso. E’ un bel regalo di Natale che viene fatto sia all’Avis che al mondo del volontariato. Grazie davvero. E buone feste a tutti".
Matteo Porfiri