Ribaltare lo scenario e scombinare i piani della multinazionale turca passano per quel famoso strumento, chiamato ‘golden power’, che il governo potrebbe esercitare nei confronti della Beko per tutelare gli interessi economici nazionali. I politici presenti all’intenso pomeriggio hanno, a più riprese ribadito, che delle carte importanti da calare ancora ci sono. "Siamo qui a fare una battaglia – dichiara il commissario per la ricostruzione Guido Castelli –. Gli interventi ci stanno portando a fare delle riflessioni. Siamo di fronte ad una situazione in cui il governo ha messo a disposizione risorse importanti. Mentre stavamo pensando allo sviluppo ci siamo visti piombare addosso questa roba. Se passa questa chiusura vuol dire che non si potrà lavorare per risollevare l’entroterra. Questa è una grande questione nazionale. Non condividiamo e non possiamo accettare il piano presentato da Beko. Questa è la posizione del governo italiano. Adesso siamo in una fase di conflitto dove si sta cercando di portare l’azienda a cambiare registro".
Dello stesso avviso anche Lucia Albano, sottosegretario al ministero dell’economia e delle finanze: "Credo che qui dobbiamo essere tutti dalla stessa parte e remare nell’unica direzione per uscire da questa situazione. Quello che si sta abbattendo su questa provincia va contrastato in ogni maniera possibile". A porre quesiti su quali azioni potranno essere esercitate col golden power invece è stato l’onorevole Augusto Curti. "Lasciatemi esprimere innanzitutto la vicinanza alle famiglie di questo territorio – commenta –. Questa crisi non è un problema solo del nostro territorio da una questione di carattere nazionale. Abbiamo chiesto di fare chiarezza sul golden power". La questione Beko è diventata rilevante anche e soprattutto a carattere regionale.
Il presidente Francesco Acquaroli non nasconde la propria preoccupazione: "Siamo consapevoli che l’impatto di Beko sul territorio della nostra regione è importante. Sono minati la storia e il futuro della manifattura dei nostri territori. L’ipotesi portata sul tavolo è una crisi irreversibile". L’assessore Andrea Maria Antonini aggiunge: "Ho partecipato insieme ad Aguzzi ad uno dei tavoli al Mimit sulla Beko. Ci sono possibilità importanti come lo strumento del golden power. La regione con l’interlocuzione costatante del presidente sta cercando di ottenere risposte. Mi auguro che venga scongiurata la chiusura dello stabilimento di Comunanza, però allo stesso modo dobbiamo cercare di rendere il territorio sempre più competitivo dando servizi e operando investimenti. Abbiamo ottenuto che l’accordo sulla crisi industriale venga prorogato. Sono convinto che qualcosa si possa fare e c’è l’impegno da parte di tutti". Immancabile infine la presenza del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti che ha ribadito la necessità di fare rete per lo sviluppo di una visione comune di territorio.
mas.mar.