Via Marsala, viale De Gasperi e via del Mare: sono queste le strade in cui, nel prossimo futuro, dovrebbero essere realizzate delle nuove piste ciclabili. La questione è stata discussa dalla coalizione di governo cittadino in un incontro tenutosi martedì pomeriggio, nel corso del quale sono state presentate alcune proposte che farebbero parte del Pums (Piano urbano per la mobilità sostenibile) in via di completamento. Dalla prima analisi effettuata dalla Isfort, presentata mesi fa in commissione, è emerso che la mobilità dolce in riviera dovrebbe essere implementata con adeguate infrastrutture e percorsi.
Un indirizzo che è più facile a dirsi che a farsi: dove realizzare le corsie per i ciclisti? Se le ipotesi al vaglio sono tante, l’amministrazione sta prendendo in considerazione soprattutto la zona nord della città, l’arteria centrale e la strada più frequentata di Porto d’Ascoli. Via Marsala rappresenterebbe, in tal senso, il punto in cui intervenire con maggiore facilità, soprattutto perché a chiedere una pista ciclabile in questa zona è stato anche il comitato di quartiere San Filippo Neri, rappresentando un’istanza sentita da gran parte degli abitanti locali. Quello di viale De Gasperi, invece, è un nodo più difficile da sciogliere. In questo caso, infatti, l’idea di fare una ciclabile non piacerebbe a molti residenti, intimoriti dalla prospettiva di perdere un numero cospicuo di parcheggi in una delle zone che ne ha più bisogno, data l’alta densità di attività commerciali.
Per risolvere questo problema, insomma, si dovrebbe trovare un’alternativa ai circa 170 posteggi presenti a bordo carreggiata. E una soluzione, in tal senso, ci sarebbe: fare un parcheggio multipiano al posto del distretto di via Romagna, che una volta completata la Casa di comunità traslocherà nel quartiere Ragnola. Un’area multipiano da circa 200 posti ristabilirebbe l’equilibrio e a quel punto la ciclabile non sarebbe più un problema. Certo, per fare una cosa del genere bisognerebbe rinunciare per sempre all’idea di costruire una palazzina popolare in via Romagna, come proposto dai sindacati degli inquilini.
Infine, il rebus di via Mare. Qui è necessario fare un corridoio ciclabile, un sottopasso a sé stante rispetto a quello esistente: già in passato è stata ventilata l’ipotesi di farlo al parco Ristori, oppure in via Tronto. A tal proposito però non è ancora chiaro se la riqualificazione del sottopassaggio attuale rappresenti ancora una valida alternativa oppure no.
Giuseppe Di Marco