REDAZIONE ASCOLI

Non tutti d’accordo a gareggiare

Durante una festa tradizionale, un improvviso acquazzone ha causato panico e interruzioni. Dopo un sopralluogo, i cavalieri hanno deciso di correre la giostra nonostante le condizioni incerte.

Giove Pluvio ci ha messo lo zampino. Poco prima delle 17, proprio nel mezzo dell’esibizione degli sbandieratori e dei musici, dopo la consueta "sciamata" che ha visto protagonisti i figuranti e prima che cominciasse la giostra, l’acquazzone ha causato il fuggi fuggi generale sia dal campo che dagli spalti del campo dei giochi. A ripararsi sono stati anche i figuranti, ‘nascosti‘ sotto le tribune del Cassero. Il maltempo è durato quasi un’ora e la pista si è riempita d’acqua. Poi, uscito di nuovo il sole, il sindaco Marco Fioravanti e i componenti del consiglio degli anziani hanno effettuato un sopralluogo. In seguito sono stati chiamati in causa anche i cavalieri, alcuni dei quali avrebbero espresso le proprie perplessità sull’eventualitá di correre ugualmente la giostra dedicata al Patrono. Poi, però, si è deciso di far svolgere una prova, alle 18.15, ai due cavalieri più esperti, Luca Innocenzi di Porta Solestà e Lorenzo Melosso di Porta Romana, ovviamente con i due cavalli di riserva ovvero Love Story per i gialloblù e Aethos per il rossoazzurro. I due hanno effettuato una tornata, senza assaltare il moro, per testare le condizioni del campo. Anche perché, via via, l’acqua si era già asciugata, almeno in parte. Pomeriggio assolutamente ricco di colpi di scena, dunque, con gli addetti alla pista che hanno lavorato alacremente per fare in modo che si potesse rimettere in sicurezza il tracciato. Il conciliabolo, dopo i due test svolti da Melosso e Innocenzi, è poi proseguita con lo stesso sindaco e con il consiglio degli anziani. Entrambi i cavalieri hanno anche ricevuto un grande applauso, per il proprio coraggio e la propria disponibilità, da parte del pubblico dello Squarcia. Significativo, e decisivo, il briefing tra i sei cavalieri, successivo alla prova, il responsabile del campo Umberto Colavita e il magnifico messere. Seppur con qualche titubanza, da parte di alcuni cavalieri, alla fine si è deciso di correre.

m.p.