Subito la nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Consorzio Turistico Comprensorio dei Monti Gemelli. E’ perentoria la richiesta che l’avvocato Fabio Amici, presidente del Comitato Trasparenza e Anticorruzione, ha inviato, tramite lettera, al presidente del cda Enzo Lori e al segretario generale del Cotuge Maurizio Conoscenti.
Amici prende spunto dal fatto che per la realizzazione del nuovo impianto sciistico di risalita Monte Piselli da parte del Consorzio sono previsti finanziamenti per circa 12 milioni di euro e da alcuni mesi il Cotuge risulta sia sprovvisto del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Si tratta di una figura che svolge funzioni molto importanti, essendo deputato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del piano triennale di prevenzione della corruzione, con particolare riguardo alle attività e aree di rischio e alle misure di contrasto del rischio di corruzione.
Deve inoltre elaborare e proporre all’organo di indirizzo politico lo schema del piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2025-2027 che dovrà essere approvato (salvo proroghe) entro il 31 gennaio 2025. Il comitato presieduto dall’avvocato Amici ha partecipato alla consultazione pubblica per l’aggiornamento della sezione Rischi corruttivi e trasparenza 2024 - 2026 del Piao, attivata dal Cotuge a marzo 2024, ed ha inviato l’1 aprile 2024 scorso una lettera contenente otto osservazioni e proposte finalizzate ad elevare i livelli di Trasparenza e di Prevenzione della corruzione e a contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle procedure degli appalti.
Amici ricorda, tra le proposte più importanti, la richiesta all’Autorità Nazionale Anticorruzione della stipula di un protocollo di intesa collaborativa con il Cotuge riguardante la gestione dei fondi assegnati per la realizzazione del progetto di costruzione della nuova funivia. Di particolare rilevanza inoltre, la proposta di richiedere alle Prefetture di Ascoli e Teramo la stipula di un protocollo di legalità con il Consorzio, per contrastare fenomeni di criminalità organizzata, nonché tutti i fenomeni di criminalità comune che rivelino, per la loro natura o per le loro modalità esecutive, possibilità di collegamenti con la criminalità organizzata o con forme di illegalità diffusa contigue alla stessa criminalità organizzata.