Cento ritratti, cento storie, cento volte Fermo per il progetto di Alex Marè, giovanissimo ma già affermato fotografo fermano. Si tratta di un libro ‘Ritratto fotografico’ che sarà realizzato rigorosamente nello stile preferito dal ‘tenace sognatore scrittore di luce’: il bianco e nero. Cento ‘anime’ immortalate su uno degli scorci più suggestivi di Fermo: il sagrato del Duomo.
"Dopo un confronto con alcuni colleghi più esperti, ho realizzato che, con l’avvento del digitale, non abbiamo più una memoria storica - confessa Marè - ho voluto fermare nel tempo un periodo in cui il genere umano è impegnato in una dura lotta,attraverso la caratterizzazione di soggetti che hanno esternato la propria passione, lavoro o semplicemente la volontà di esserci".
Chi sono i protagonisti dei suoi scatti?
"Le prime cento persone che hanno risposto a un contest lanciato qualche settimana fa sui social: un criterio semplicemente cronologico. Sono stato subissato da oltre settecento richieste provenienti da ogni dove: per la maggioranza, si tratta di persone sconosciute e dunque un’incognita per loro e per me. Qualche nome illustre: il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, i campioni nazionali Carlo Macchini e Giorgio Olivieri immortalati nelle rispettive divise da gara e discipline; la Protezione Civile e vigili del fuoco; la ‘gazzella’ dei Carabinieri con i maresciallo De Angelis ma anche lo chef Nikita Sergeev, una ballerina in tutù e un campione con il suo cavallo da dressage. Costante la vicinanza del consigliere Luigi Rocchi a supervisionare il lavoro. Un ringraziamento all’assessore alla Cultura Micol Lanzidei e alla Questura di Fermo, nelle persone della dottoressa Rosa Romano e del suo vice Messina, che in qualche modo parteciperanno al progetto".
Tecnica utilizzata?
"Scatti a mano libera ovvero senza cavalletto con luce flash sfruttando l’illuminazione preesistente del luogo presso cui il set fotografico è stato allestito in notturna dalle 19 alle 20.30 per una settimana dal 24 febbraio. Accanto a me il braccio destro Andrea Cameli".
La scelta della location?
"Tra la Piazza del Popolo e il Duomo ho ritenuto quest’ultimo più suggestivo oltre che tranquillo. A impreziosire la cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta anche sua eccellenza Monsignor Rocco Pennacchio, il quale si è prontamente reso disponibile per un book fotografico che è la personale dichiarazione d’amore alla mia città"
Gaia Capponi