EMIDIO LATTANZI
Cronaca

Natalini, ultimo atto. La direttrice saluta l’Ast con la nuova risonanza nell’ospedale in riviera

L’aggiornamento del macchinario è stato possibile grazie a un finanziamento regionale di circa 700mila euro: "C’è stata profonda condivisione con i medici, il progetto c’era".

L’aggiornamento del macchinario è stato possibile grazie a un finanziamento regionale di circa 700mila euro: "C’è stata profonda condivisione con i medici, il progetto c’era".

L’aggiornamento del macchinario è stato possibile grazie a un finanziamento regionale di circa 700mila euro: "C’è stata profonda condivisione con i medici, il progetto c’era".

L’ultimo atto di Nicoletta Natalini come direttrice generale dell’Ast è avvenuto a San Benedetto. Precisamente alle 12,30 di ieri mattina con la presentazione della nuova macchina per la risonanza magnetica. Un aggiornamento tecnologico significativo che ha reso il macchinario più avanzato e performante. L’aggiornamento del macchinario è stato possibile grazie a un finanziamento regionale di circa 700 mila euro, che ha permesso di adeguare l’apparecchiatura a un modello superiore. La nuova risonanza magnetica sarà operativa dal prossimo 10 febbraio, al termine di un processo di ammodernamento avviato dall’Ast. Il macchinario preesistente, un GE Signa Explorer G3 Lift, è stato completamente rigenerato, garantendo prestazioni nettamente superiori rispetto alla configurazione precedente. A ripercorrere le tappe di questa operazione è stata la stessa dottoressa Natalini: "La tecnologia era vecchia e spesso si rompeva. Sostituire l’intero macchinario sarebbe stato complicato. Eppure avevamo bisogno di nuova tecnologia. Abbiamo dovuto bilanciare varie esigenze, in particolar modo quella tecnica e quella economica, e abbiamo dato vita a questo intervento di rigenerazione, una scelta fatta in totale condivisione con tutti i radiologi dell’ospedale di San Benedetto del Tronto".

Natalini ha sottolineato come la decisione sia stata presa dopo un confronto approfondito con i medici: "C’è stata profonda condivisione. Abbiamo fatto un incontro con loro e messo sul tavolo tutti i grandi limiti che avrebbero condizionato l’intero ospedale se avessimo deciso di sostituire il nuovo apparecchio". Alla fine, si è optato per la rigenerazione dell’apparecchiatura con fondi regionali, un progetto ipotizzato già due anni fa ma rimasto in sospeso. "Io lo ho semplicemente riesumato" ha ironizzato la direttrice generale. Soddisfatto dell’operazione anche il primario di Radiologia, dottor Fabio D’Emidio, che ha evidenziato i benefici dell’aggiornamento: "Siamo di fronte a una macchina di tecnologia avanzatissima, dotata di tutti i software più evoluti e che consentirà di effettuare studi di risonanza tecnologicamente avanzati, molti dei quali prima non potevano essere fatti qui". L’aggiornamento della risonanza magnetica ha riguardato sia l’hardware che il software del tomografo, mantenendo però il magnete e tutti gli impianti di sicurezza già presenti. Grazie alla rigenerazione, l’apparecchiatura ora garantisce un notevole incremento della qualità del segnale, grazie a una piattaforma a radiofrequenza completamente digitale che ottimizza generazione, acquisizione, elaborazione e trasmissione delle immagini.

Emidio Lattanzi