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Natalini al contrattacco: "La verità nei numeri"

La direttrice dell’Ast: "Dalla retribuzione di risultato alla progressione economica orizzontale, in questi 15 mesi sbloccati tanti arretrati"

l direttore generale dell’Ast Nicoletta Natalini

l direttore generale dell’Ast Nicoletta Natalini

In occasione della Conferenza dei sindaci, il direttore generale dell’Ast Nicoletta Natalini ha voluto riepilogare i numeri dei suoi primi 15 mesi, indirettamente, rispondendo alla protesta dei sindacati che manifestavano in piazza del Popolo. "Per quanto riguarda la retribuzione del risultato, lo stipendio del dipendente dell’azienda sanitaria prevede uno stipendio fisso e una serie di premialità che vengono distribuite nel corso degli anni sulla base di fondi contrattuali specifici. Erano indietro di oltre 3 anni, pagati da questa direzione – ha sottolineato – Erano 2,8 milioni nel 2020, 2,6 nel ‘21 e 2,3 nel ‘22: percepiti tutti nel 2023-24. La dirigenza Pta, quindi la parte tecnica amministrativa, ha percepito le identità sempre come previsione del risultato del 20, 21 e 22". Per quanto riguarda il comparto, Natalini ha detto che "è stata conferita la premialità del ‘21, ‘22 e ‘23. La premialità viene pagata l’anno successivo sulla valutazione dei risultati dell’anno precedente; noi a settembre abbiamo pagato la premialità ‘23. Quindi ci siamo messi in pari".

Per la progressione economica orizzontale è stato pagato il 2021, sempre nel 2023. "Ma cos’è successo? Che un sindacato ha fatto ricorso contro la procedura amministrativa che è stata fatta per la selezione degli aventi diritto e quindi, essendoci una causa in tribunale, non abbiamo potuto pagare il risultato" ha puntualizzato il direttore generale. Natalini ha detto ai sindaci che il personale del Comparto è stato valorizzato dando oltre 80 incarichi di posizione, solo i coordinatori e le posizioni organizzative che erano incarichi vacanti da anni, alcuni da 7-8 anni, che non solo avevano l’onere di fare questo lavoro, ma non percepivano nemmeno l’indennità. "L’indennità Covid per il 2020 l’ho pagata io, con decisioni unilaterali della direzione aziendale, perché i sindacati non hanno dovuto firmare un accordo sui criteri di distribuzione del fondo. Abbiamo pagato lo straordinario delle giornate festive ‘22 e ‘23 e siamo in pari con il ‘24. Abbiamo pagato le indennità di pronto soccorso sulla base delle nuove normative del ‘22 e ‘23 e siamo in pari con il ‘24. In più abbiamo pagato lo straordinario per gli OSS del ‘22 e ‘23 e siamo in pari con il ‘24". Il direttore ha riferito di aver pagato le prestazioni aggiuntive, sia quelle che vengono fatte per il governo delle liste d’attesa sia quelle che vengono fatte per carenza di personale. "Dal 2019 non percepivano il risultato e questa direzione invece ha pagato dal ’19 al ’23 ed è in pari per il ‘24. Pagata la cosiddetta ‘mezza guardia festiva diurna’, che non veniva pagata da tantissimi anni e abbiamo messo in pari ‘20, ‘21, ‘22, ‘23".

Peppe Ercoli