Multato per le sedie. Vagnoni: "Obbligato a cambiare i colori, regole da rivedere"

Lo sfogo del titolare di Boccascena: "Non ho potuto fare altrimenti"

Multato per le sedie. Vagnoni: "Obbligato a cambiare i colori, regole da rivedere"

Lo sfogo del titolare di Boccascena: "Non ho potuto fare altrimenti"

Con un post su Facebook, Paride Vagnoni titolare del bar, ristorante, pasticceria Boccascena in via del Trivio, davanti al Teatro Ventidio Basso ha descritto la situazione che sta vivendo a causa della scelta degli arredi esterni al locale "Gli uffici competenti coadiuvati dal loro superiore con l’assessore di competenza – ha scritto Vagnoni sui social – dopo averci appioppato con sottilissimo piacere una multa ogni tre giorni, ci hanno intimato di rimuovere le sedie giallo ocra che avevamo posizionato all’esterno del locale. Avevamo scelto il giallo ocra in quanto si abbinava bene al colore dei tavoli, rispecchiava la colorazione interna del locale e dava luce, senza sfociare in cattivo gusto alla via. Devo dire che erano piaciute a tutti meno che a una e a uno che ogni volta che facciamo qualcosa chiama il babbo e i Vigili Urbani. Se i loro occhi fossero stati azzurri avrei pensato a teste con il colore del mare, ma erano marroni ed ho pensato ai miei tavoli color ruggine che dovrò far ridipingere neri come le nuove sedie che abbiamo sostituito".

Un messaggio abbastanza polemico ma è stato poi lo stesso Paride Vagnoni a smorzare i toni: "Non voglio essere assolutamente polemico, anzi. Sono abituato a guardare le cose di casa mia senza puntare l’indice sugli altri miei colleghi che come me hanno solo voglia di lavorare. Spero quindi che una volta risolta la questione, mi lascino in pace, mi diano l’autorizzazione e mi facciano lavorare senza comminarmi altre sanzioni. Dico solo che il Regolamento sull’Arredo Urbano – ha proseguito Paride – lascia troppo spazio alla libera interpretazione e, come ho scritto sui social, secondo me il giallo ocra che avevamo scelto per le sedie, bene si intonava a con il resto dell’arredamento, ma anche con la posizione dove sono situati i tavoli. Le autorità hanno per forza voluto farmi mettere le sedie nere e le dovute sostituire per non incorrere in altre multe. Dopo tre verbali consecutivi non potevo fare altrimenti. Ripeto, non è il mio modo di operare quello di dire che ci sono altre attività che invece fanno un po’ quello che vogliono: dalle fioriere ai tavoli fuori dalle occupazioni suolo pubblico, dagli ombrelloni di colori totalmente diversi l’uno con l’altro ai tavoli mescolati tra quelli in legno, ferro e plastica. Probabilmente servirebbe un regolamento più puntuale almeno su sui colori".

Valerio Rosa