Mucillagine in acqua: "È la ’neve di mare’: gravi danni per la pesca e disagi per i bagnanti"

La biologa marina Olga Annibale spiega: "Si tratta del prodotto di fioriture algali che avvengono in determinate condizioni. Non sono sostanze tossiche, il vento dei prossimi giorni può aiutare" .

Mucillagine in acqua: "È la ’neve di mare’: gravi danni per la pesca e disagi per i bagnanti"

Mucillagine in acqua: "È la ’neve di mare’: gravi danni per la pesca e disagi per i bagnanti"

Da circa una settimana l’Adriatico centro settentrionale è interessato dalla fioritura algale, un fenomeno cui non si assisteva da decine di anni. Negli ultimi giorni lungo la fascia costiera marchigiana è affiorato materiale mucillagginoso che si è aggregato sotto la spinta del vento. Gli operatori scientifici subacquei dell’Arpam hanno osservato sott’acqua la presenza di macrofiocchi mucillaginosi di dimensioni comprese fra i due e i cinque centimetri lungo la colonna d’acqua. Secondo l’Arpam, sulla base dei decenni precedenti si tratta dei primi stadi di formazione delle mucillagini; non è scontato che il fenomeno evolva verso le forme più eclatanti.

Ne abbiamo parlato con Olga Annibale, biologa marina della società cooperativa Argo che opera nel campo della ricerca scientifica a tutela dell’ambiente marino. "Si tratta di un fenomeno naturale che si forma d’estate, definito ’neve di mare’. Non si tratta di alghe, ma del prodotto di fioriture algali che avvengono in determinate condizioni. La concentrazione della fioritura algale avviene in condizioni particolari create da nutrimenti che arrivano dai fiumi ed alte temperature. Le alghe producono alte concentrazioni di polisaccaridi e proteine che con le alte temperature e a basso dinamismo dell’acqua si aggregano formando le cosiddette mucillagini. Non si tratta di sostanze tossiche – aggiunge Olga Annibale – ma provocano gravi danni per la pesca e disagi per la balneazione. Al momento stanno sul fondo e in superficie si vede solo una piccola parte. Quindi ostruiscono le reti dei pescatori e possono intasare il filtro di aspirazione di raffreddamento dei motori marini. Nei prossimi giorni, già da oggi e domani, sono previsti venti da nord- nord-est che potrebbero portare alla disaggregazione delle particelle e il rimescolamento dell’acqua che permetterebbe la diminuzione o la scomparsa della mucillagine. Un fenomeno che riguarda tutto l’Adriatico. La bora, a Trieste, dove si è generato il fenomeno, sta già dando i suoi effetti".

Preoccupazione viene espressa dai concessionari di spiaggia. "I bagnanti percepiscono il fenomeno come ’Acqua sporca’ – afferma Pietro Aureli presidente dell’associazione Cupramare balneari – Non hanno memoria di quanto accaduto una trentina di anni fa, quando furono impiegate le vongolare con le turbosoffianti per rimuovere il mare infestato dalle mucillagini. Abbiamo una certa ansia per il futuro di una stagione le cui ottime previsioni rischiano di naufragare a causa delle mucillagini".

Sulla stessa onda anche il presidente dei concessionari Itb Italia, Giuseppe Ricci: "Siamo preoccupati, anche se il fenomeno non è ancora grave come accadde anni fa. Ora non ci resta che auspicare in un cambiamento delle condizioni meteo-marine che secondo le previsioni dovrebbero venirci incontro già dalle prossime ore".

Marcello Iezzi