Ascoli, 9 agosto 2024 – La città di Ascoli piange Rodolfo Bruni, più conosciuto come Lolò, titolare di una delle mercerie più apprezzate ed affollate della città. La Bottega di Lolò è tuttora un punto di riferimento per chi ha bisogno di un articolo che non trova da nessun'altra parte. Un vero bazar che ha sfidato i centri commerciali nati alle porte della città. “Ciò che non si vede ci può essere”, questo è lo slogan dell’attività di Lolò, nata il 7 gennaio del 1961 come cartoleria, nel piccolo locale all’angolo con via Tranquilli, e poi trasferita nella posizione attuale nella Piazza delle Caldaie, nel 1972.
Nel frattempo aveva già subito una trasformazione, con l’aggiunta di altre categorie merceologiche: filati, lane e passamanerie, tutto per la sartoria, quindi biancheria intima, alcuni capi di abbigliamento, articoli di profumeria e tanto altro ancora. Quei cartelli scritti a mano sotto al bancone hanno fatto il giro del mondo, frasi nate dall’esperienza dal contatto con i cittadini: “Confermato. I problemi degli italiani sono lacci e cerniere”: “Si impartiscono lezioni di allacciatura cerniere”, “Si invitano le signore che curiosano tra gli articoli, di non rimetterli a capocchia”.
Ma Lolò non era solo uno straordinario commerciante. Era anche un grandissimo tifoso dell’Ascoli e anche recentemente, nonostante l’età avanzata, partecipava alle trasmissioni televisive con il suo contributo sempre pungente e mai banale, frutto di esperienza ma anche di grande conoscenza del calcio.
Assieme all’amico ‘Caciola’ del vicino Bar Marconi ripeteva sempre “Se l’Ascoli vince stenghe bene, se perde stenghe male”. Rodolfo Bruni se ne è andato a 95 anni e i social in queste ore sono stati inondati di messaggi di cordoglio alla famiglia. La cerimonia funebre verrà celebrata domani mattina alle ore 10 nella chiesa di San Bartolomeo a Piagge, Il feretro composto da 'La Funeraria' di Monticelli, partirà dalla Cappella della Resurrezione dell'Ospedale 'Mazzoni' per dirigersi poi verso Piagge. Ai figli Franco ed Enzo, alle nuore Veronica e Maria Vittoria, ai nipoti Francesco, Paolo e Camilla, e ai parenti tutti giungano le condoglianze del Carlino.