“Gli affreschi di Biagio Miniera ancora nascosti sotto l’intonaco”. E’ giallo a Santa Maria del Ponte

Ascoli, l’appello di Italia Nostra: “Se fosse così, sarebbe importante rimuovere la tinteggiatura per restituire visibilità alle opere”

La Chiesa di Santa Maria del Ponte durante i nuovi lavori di messa in sicurezza dell’edificio, danneggiato dal terremoto (Foto La Bolognese)

La Chiesa di Santa Maria del Ponte durante i nuovi lavori di messa in sicurezza dell’edificio, danneggiato dal terremoto (Foto La Bolognese)

Ascoli, 13 novembre 2024 – Italia Nostra, attraverso il suo presidente Gaetano Rinaldi, solleva un’interessante questione riguardo alla Chiesa di Santa Maria del Ponte e alle celebri pitture di Biagio Miniera, tuttora celate sotto una spessa tinteggiatura. L’associazione, attiva nella tutela del patrimonio artistico e culturale, ha infatti ricevuto segnalazioni da parte di cittadini ascolani circa i lavori di restauro e messa in sicurezza che hanno recentemente coinvolto l’edificio, già caro alla comunità per essere stato luogo di culto. Segnalazioni di cui ha reso partecipe il vescovo Palmieri e il sovrintendente Marche Sud Issini, così come altri soggetti interessati alla vicenda. Alcuni fedeli ricordano che, fino a circa 70 anni fa, la volta della chiesa era interamente coperta da vivaci affreschi attribuiti a Biagio Miniera, descritti nel 1853 dallo storico Gianbattista Carducci come ’furiose pitture’. Tra questi vi sarebbe stata una rappresentazione della Battaglia di Lepanto, così ricca di dettagli da catturare l’attenzione dei fedeli, spesso distogliendoli dalle celebrazioni liturgiche. Pare che per ovviare a tale problema, oppure per nascondere alcune crepe emerse nella volta, il parroco dell’epoca aveva scelto di coprire gli affreschi con una robusta tinteggiatura, oggi ritenuta eccessiva e inopportuna.

Negli anni successivi sono stati eseguiti altri interventi di manutenzione all’interno della chiesa, ma mai finalizzati al recupero delle opere di Miniera. Ora, durante i nuovi lavori di messa in sicurezza dell’edificio, danneggiati dai recenti terremoti, alcuni sondaggi avrebbero confermato la presenza degli affreschi sotto la tinteggiatura.

“Se fosse così, sarebbe importante, a nostro parere, rimuovere la tinteggiatura per restituire visibilità alle opere di Miniera, una testimonianza preziosa della tradizione artistica di Ascoli”, afferma Rinaldi. “Sarebbe un contributo importante per la città, che ha sempre mostrato una sensibilità grande per l’arte e la bellezza, lasciandoci in eredità un patrimonio che merita di essere valorizzato Italia Nostra ha scritto una lettera al vescovo Gianpiero Palmieri e al sovrintendente delle Marche Sud, Giovanni Issini, esprimendo il desiderio che questi affreschi possano essere riportati alla luce. La speranza è che, grazie a un intervento di recupero, il pubblico possa tornare ad ammirare le pitture del Miniera, nascoste per decenni e ora sempre più vicine a un possibile ritorno alla luce.

p. erc.