STEFANIA MEZZINA
Cronaca

A scuola di natura: la scienziata Capriotti sul dramma microplastiche, documentario Cnn

La biologa marina di San Benedetto protagonista in un progetto girato in città sul rispetto delle nostre acque e su come insegnare ai più giovani a lottare in prima linea per difenderle

Ascoli, 18 gennaio 2024 – Un danno continuo, invisibile, certificato, contro il quale lottare. è quello causato al mare, e quindi a tutti gli esseri viventi, dalle microplastiche, o pezzi piccolissimi di plastica che arrivano dai rifiuti abbandonati nell’ambiente. Dal fiume al mare, dal mare ai pesci, dai pesci alle nostre tavole, tutti i giorni. Addirittura ci sono stati grandi cetacei, come delfini e balene, trovati morti per malnutrizione: ingoiando plastica insieme al plancton, hanno sensazione di sazietà e mangiano meno, perdendo le forze e morendo.

Capriotti e alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto con Cnn e Samsung
Capriotti e alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto con Cnn e Samsung

E proprio le microplastiche in mare sono al centro del mini-documentario che è stato girato a San Benedetto per la nota emittente statunitense Cnn, in partnership con l’azienda Samsung, con protagonista la biologa marina Martina Capriotti.

Il documentario è stato pubblicato sulle varie piattaforme social di Cnn e Samsung, le quali per la realizzazione del prodotto si sono rivolte alla Orbis Production di Roma, il cui direttore è Fabrizio Muscia, vietnamita il regista alla guida di una troupe internazionale, con il prezioso lavoro di intermediazione logistica svolto dalla Marche Film Commission.

La sambenedettese Martina Capriotti è stata individuata come protagonista del documentario, in quanto nota nel campo per i suoi studi sull’inquinamento marino e nello specifico contaminanti chimici e microplastiche, vincitrice della borsa di studio di National Geographic e Sky Ocean Rescue, nonché assegnista di ricerca presso l’Unicam; proprio presso la sede Unicam di San Benedetto sono state girate alcune delle scene del mini-documentario, mentre le ulteriori in mare, in spiaggia e al paese alto.

Scopo del mini documentario è quello di promuovere un prodotto che filtra le microfibre rilasciate dagli scarichi delle lavatrici, ogni volta che effettuiamo il bucato: un dispositivo che si assembla alla lavatrice stessa, assumendo così un risvolto importante per l’ambiente, per ridurre l’entrata delle microfibre sintetiche nell’ambiente marino.

"Per me è stata una esperienza unica – afferma Martina Capriotti – sono state due giornate intense, che mi hanno permesso di conoscere esponenti della Samsung e della Cnn: anche questo fa parte della mia attività di divulgazione scientifica per accrescere la consapevolezza dell’impatto dell’uomo nell’ambiente".

"Tra l’altro – racconta ancora Capriotti – nelle scene finali del mini documentario sono coinvolti degli alunni, e riflettono le attività di educazione scientifica che conduco nelle scuole di tutti livelli, a San Benedetto, ma anche in ulteriori comuni, dove propongo un laboratorio sul campo che vede gli alunni impegnati in attività di campionamento di microplastiche sulla spiaggia".

Martina Capriotti nel suo ruolo di National Geographic Explorer dirige un gruppo di quindici esploratori della realtà in un progetto definito Respire che ha lo scopo di portare la scienza dentro le scuole di due piccole isole nel cuore del mare Mediterraneo, Pantelleria e Lampedusa, con l’obiettivo di scardinare gli studenti isolani dai loro banchi di scuola e portarli sul campo ad esplorare la natura di cui sono circondati con un approccio scientifico e di storytelling, quindi di permettere loro di esprimersi, di raccontare la scienza che fanno e nel contempo la propria prospettiva sul valore dell’isola dove abitano. Del resto le conseguenze più gravi dei danni all’ambiente saranno le nuove generazioni ad affrontarli.