Melosso cerca il tris:: "Luca resta il favorito, sono carico e ci proverò"

Il giovane cavaliere Lorenzo Melosso si prepara a sfidare il favorito Luca Innocenzi nella Quintana di Ascoli. Con due vittorie alle spalle, Melosso punta al terzo trionfo per superare suo padre Franco nell'albo d'oro.

Alle spalle di Luca Innocenzi di Porta Solestà, che al campo dei giochi ha trionfato addirittura diciassette volte, sarà lui il più titolato tra i contendenti del ‘cannibale’ gialloblù. Lorenzo Melosso, eletto lo scorso anno miglior cavaliere d’Italia, rappresenta il ‘nuovo che avanza’ e ha vinto la Quintana due volte in nove partecipazioni. Entrambi i suoi successi sono avvenuti nell’edizione di agosto, esattamente nel 2019 e nel 2023, sempre ovviamente per Porta Romana. Il giovane ascolano, dunque, è pronto a giocarsela fino alla fine e va sicuramente considerato come il principale antagonista al favorito Innocenzi.

Melosso, partiamo dalle ultime prove allo Squarcia: come sono andate?

"Lunedì e martedì ci siamo allenati bene, facendo una sorta di rifinitura. La pista è ottima e faccio i complimenti a Umberto Colavita e a tutto il consiglio degli anziani perché si è lavorato tanto, da questo punto di vista, tra le due giostre. E infatti si notano i risultati".

Che Lorenzo dobbiamo aspettarci domenica?

"Sono molto carico, come sempre. L’obiettivo non può che essere sempre lo stesso, ovvero provare a vincere. Faremo di tutto per portare a casa il Palio. Il favorito è sempre Luca, ma ho visto molto bene anche Coppari in sella a Trentino. Sarà della partita anche Tommaso Finestra perché, come abbiamo visto a luglio, è già un cavaliere affermato. Insomma, ce la giocheremo consapevoli del fatto che sarà una sfida dura. Mi ha fatto piacere anche sapere che tornerà in pista Zannori, perché anche lui è forte e cercherà di ben figurare".

Che effetto le fa, da ascolano, correre la Quintana? Prova un’emozione diversa rispetto a quando è impegnato in altre giostre?

"Onestamente, è un grandissimo orgoglio per me essere un cavaliere della Quintana, perché coltivavo questo sogno sin da quando ero bambino. Essere riuscito a realizzare il mio desiderio, tra l’altro vincendo due volte, è davvero qualcosa di incredibile".

Ci dica la verità: percepisce il grande affetto che la città, a prescindere dai colori di appartenenza di ciascuno, prova nei suoi confronti?

"Assolutamente sì. Mi sento a casa, in ogni Quintana. Mi fa sempre piacere ricevere applausi dai simpatizzanti degli altri sestieri, mentre quelli di Porta Romana mi hanno sempre mostrato un amore pazzesco. Ringrazio tutti, ma proprio tutti, per l’affetto che mi viene trasmesso ogni volta che scendo in pista".

Con due trionfi, lo scorso anno, ha raggiunto suo padre Franco nell’albo d’oro della Quintana. Che rapporto c’è tra voi?

"Abbiamo una relazione splendida, anche se devo ammettere che litighiamo molto spesso. Però ci sta, sono discussioni che poi finiscono lì. Mi dà tantissimi consigli, dalle traiettorie da seguire a come impattare con il moro. Tutti suggerimenti utili a farmi trovare pronto il giorno della giostra. Nell’albo d’oro, invece, spero di arrivare il prima possibile alla terza vittoria e superarlo. Poi posso anche smettere. Ovviamente è una battuta, non ho intenzione di fermarmi".

Matteo Porfiri