PEPPE ERCOLI
Cronaca

Giovane nei guai, medico picchiato dopo un rimprovero: chiesto il processo

Il dottore aveva poco prima rimproverato due ragazzi che stavano facendo pipì sui muri dell’ambulatorio

Ascoli, 27 novembre 2023 – La Procura di Ascoli ha chiesto il rinvio a giudizio per il 20enne di Valle Castellana arrestato ai primi di settembre dai carabinieri della locale stazione e della sezione di polizia giudiziaria a seguito di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Annalisa Giusti.

Il procuratore Monti
Il procuratore Monti

L’uomo è infatti ritenuto responsabile dell’aggressione verificatasi nella tarda serata del 5 agosto scorso a Valle Castellana, nei confronti del medico di guardia. Quel giorno una persona, travisata parzialmente con una busta di plastica sul volto, ha aggredito violentemente il medico di continuità assistenziale in servizio nell’ambulatorio di Valle Castellana, suonando in ora notturna e quindi colpendolo con un violento pugno al volto e con una serie di calci e pugni mentre era a terra, provocando allo stesso lesioni gravi guaribili in oltre 40 giorni e con una diminuzione della funzionalità del braccio destro.

Poco prima il medico aveva rimproverato due giovani che stavano facendo pipì sui muri dell’ambulatorio e con una terza persona che era con loro, la stessa che poco dopo lo avrebbe aggredito.

Le articolate attività di indagini rapidamente svolte hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un giovane di Valle Castellana per il quale è stata richiesta e adottata la misura cautelare della custodia in carcere per il reato di lesioni gravi aggravate dai futili motivi, dall’averle commesse contro un medico nell’esercizio delle sue funzioni, dall’averle commesse dopo essersi travisato con una busta di plastica sul volto e in condizioni di minorata difesa per la vittima.

La magistratura ha ritenuto sussistesse il pericolo di reiterazione di analoghi reati contro l’incolumità personale tenendo conto delle circostanze, modalità e violenza dell’aggressione innescata da futili motivi e in quanto la medesima persona aveva ricevuto da pochi mesi la notifica da parte della Procura della Repubblica di Ascoli di un avviso chiusura indagini per una aggressione avvenuta nel capoluogo piceno, con calci e pugni e con lesioni che in quel caso avevano comportato alla vittima una malattia della durata di 30 giorni (durata che – per legge – non aveva consentito l’applicazione di nessun tipo di misura cautelare).

In occasione dell’interrogatorio di garanzia, il 20enne, difeso dall’avvocato Umberto Gramenzi, si è assunto le sue responsabilità rendendosi disponibile, nel limite del possibile, a risarcire il medico aggredito.