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Malati oncologici, tornano i rimborsi

Dopo una lunga battaglia condotta dall’associazione Bianco Airone, la Regione reintrodurrà i contributi

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Ci sono voluti quasi due anni, ma Ornella Vallesi, responsabile dell’associazione Bianco Airone Pazienti Onlus di San Benedetto, non ha mollato il suo obiettivo, per arrivare all’auspicato ripristino dei rimborsi per i malati oncologici. Finalmente, Elena Leonardi, presidente della IV Commissione Sanità regionale ha presentato la Proposta di legge sul rimborso delle spese a supporto delle cure oncologiche: venerdì è stata depositata, poi inizierà l’iter in commissione, per arrivare, infine, al voto in Consiglio Regionale. Il percorso inizia il 18 aprile 2019, con l’abrogazione da parte della regione Marche della legge regionale 3087, relativa alle provvidenze di rimborso dei soggetti in trattamento di radioterapia. A seguito di questo, nell’intera regione si scatenò una vera e propria rivolta. La stessa Vallesi organizzò due conferenze stampa, nel comune di San Benedetto, dopo l’asserzione dell’allora presidente Luca Ceriscioli che "nulla era cambiato", anzi che "i rimborsi chilometrici sono stati aumentati", ignorando, purtroppo, che non c’era mai stato limite al rimborso chilometrico. "Una delibera dell’8 maggio 2019 fu fatta frettolosamente, per rimediare alla sua enorme "caduta di stile", ricorda Ornella Vallesi - ma ormai il danno era stato fatto. Lo stesso Ceriscioli promise che coloro che si erano ammalati prima dell’abrogazione, avrebbero acquisito il diritto di continuare a curarsi fuori regione, mentre quelli che si fossero ammalati dopo l’abrogazione, non avrebbero acquisito lo stesso diritto. Per questi ultimi, oltre il danno, la beffa. Solo col consenso di un team tecnico, avrebbero potuto accedere alla possibilità di curarsi fuori regione. Cioè soltanto quando un particolare tipo di tumore raro non avrebbe potuto essere curato nell’Asl di appartenenza. Cioè quasi mai. Ma alla Regione stava a cuore la mobilità attiva, non quella passiva, non la salute dei marchigiani. Nella proposta di ieri - spiega la Vallesi - le spese di rimborso di viaggio sono rimaste quelle della vecchia legge, cioè 0,31 centesimi al km, cambiano le spese per vitto e alloggio, che sono aumentate: da 750 a 1000 euro annuali, per il malato e altrettante per l’accompagnatore".

E’ stato grande, l’impegno della responsabile della Bianco Airone, in primis di Ornella Vallesi, che di recente ha aperto un nuovo punto di ascolto, a Pagliare di Spinetoli.: ""ringrazio per la sua disponibilità Elena Leonardi, che si è presa a cuore il problema, e con la quale, in questi ultimi mesi, ho avuto colloqui telefonici e incontri personali".

La Vallesi ha già presentato le sue osservazioni sulla proposta di legge, obiettando che in essa non si fa menzione dei due anni di vuoto legislativo. "Due anni in cui quasi tutti i dirigenti degli uffici rimborsi, ad eccezione dell’Area Vasta 5, non hanno eseguito alcun pagamento fuori regione, riportandosi ad un accordo interno, al quale la Regione non ha mai dato il proprio consenso. Hanno ammucchiato le richieste dei pazienti, - afferma la responsabile - due anni di vuoto, due anni di attese, pazienti deceduti, ma i cittadini delle Marche non dovrebbero essere tutti uguali? L’associazione è sede regionale ed è mio dovere preoccuparmi e curarmi di tutti i cittadini delle Marche, non soltanto di quelli dell’Area Vasta 5. Sono stata interpellata da diversi pazienti delle città più disparate, da Osimo, Senigallia, Civitanova, Ancona, Fermo e altre e ho il dovere di rappresentare anche loro. Dirigenti che non hanno ottemperato alle direttive della Regione, ai quali non è successo nulla: l’unione fa la forza e loro si sono uniti, per evitare di dover subire richiami o censure", conclude Ornella Vallesi.

Stefania Mezzina