Ieri mattina, la città di San Benedetto si è stretta attorno ai familiari e agli amici di Stefano Coccia, il 54enne deceduto in seguito a un tragico incidente avvenuto lo scorso febbraio a Napoli. I funerali si sono svolti nella chiesa di Sant’Antonio, dove una folla composta e commossa ha dato l’ultimo saluto a un uomo al quale in tantissimi, in Riviera, volevano bene. Stefano si trovava a Napoli, dove vivono le sue figlie Annalisa ed Emanuela, quando è avvenuto l’incidente: una caduta dal motorino che lo aveva sbalzato violentemente sull’asfalto. Purtroppo, nella notte tra domenica e lunedì, la situazione è precipitata, e il 54enne è stato trasportato all’ospedale di Civitanova Marche, dove è avvenuto il decesso. Alla cerimonia funebre hanno partecipato amici, parenti, e anche molti clienti affezionati del Caffè Storico di via Fileni, che Stefano aveva gestito per anni insieme al fratello Gigi ’Tamburello’. Tutti i presenti hanno portato il loro calore ai fratelli Dino e Antonella, ai nipoti e alle figlie del defunto che hanno ricevuto il calore e il sostegno di una comunità profondamente colpita da questa perdita. Durante l’omelia, il sacerdote ha voluto ricordare Stefano con parole semplici ma toccanti: "Non c’è bisogno di un elogio funebre per Stefano. Lo conoscevamo tutti: come uomo, come figlio, e come padre".
CronacaL’ultimo saluto a Stefano: "Non ci sono parole"