Tanti volti nuovi, sabato, per la Quintana in notturna. Uno è quello di Lorenzo Savini, 21enne pescarese al quale il sestiere di Porta Maggiore ha deciso di affidare la lancia lo scordo dicembre, quando si consumò il divorzio con Mattia Zannori, reduce da alcune giostre abbastanza deludenti. Per Savini, questo di sabato, sarà il debutto alla Quintana di Ascoli, ma il ragazzo ha lavorato in maniera serena, in tutti questi mesi, per provare a farsi trovare pronto, ‘protetto’ in scuderia da due vecchie conoscenze della giostra, ovvero Guido Crotali e Fabio Picchioni.
Savini, che sensazioni ha a pochi giorni dalla giostra?
"Devo dire che sono sereno. Ho la consapevolezza di non avere quell’esperienza che invece possono vantare gli altri. Però devo pensare a correre la mia giostra, senza rincorrere nessuno e dando il massimo. Poi, al termine della Quintana di luglio, valuteremo su cosa dovrò migliorare in vista di quella di agosto. Credo sia giusto ragionare in questa maniera, senza promettere niente ma, allo stesso tempo, sfruttando appieno ciò che ho a disposizione".
Come è stato il primo impatto con il tabellone?
"Non avevo mai affrontato il ‘moro’, prima di questa avventura a Porta Maggiore. All’inizio è stata dura, ma ora sto migliorando e sono fiducioso. Rispetto alle prime sessioni di prova che si sono svolte a inizio anno, infatti, ho notato progressi significativi. Inoltre, mi sono concentrato molto sulle traiettorie e sul modo di affrontare le curve, visto che la pista è piccola e veloce. A proposito del campo dei giochi, posso dire che è nettamente migliore rispetto a qualche settimana fa e questo ci fa ben sperare per la Quintana di sabato".
Porta Maggiore non vince il palio addirittura da 41 anni. Sente un po’ di pressione?
"Assolutamente no. Al sestiere regna la tranquillità. Tutti i sestieranti mi sono stati vicini sin dal primo momento in cui ho messo piede ad Ascoli. Mi hanno accolto benissimo e nessuno mi ha chiesto di fare miracoli. Mi è stato concesso del tempo e cercherò di ripagare al meglio la fiducia che hanno riposto in me. Stiamo svolgendo un buon lavoro sia all’interno della scuderia che al sestiere. Sul fatto che la vittoria manca da troppo tempo non posso farci niente e non devo pensarci. So cosa possa dare e lo darò".
Quanto mancheranno Gubbini e Chicchini a questa Quintana?
"Moltissimo. Sono due ragazzi eccezionali, oltre che due cavalieri fortissimi. Mi auguro che si riprendano presto, perché è stimolante poter affrontare degli avversari di questo livello. Mando a loro un abbraccio forte".
Matteo Porfiri