GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

L’omicidio di Comunanza. Disposti accertamenti sul dna trovato nel luogo del delitto

Prelievi di saliva di Funari e della Giacomozzi, oltre al campione prelevato durante l’autopsia a Paradisi, verranno messi in comparazione con le tracce ematiche .

Prelievi di saliva di Funari e della Giacomozzi, oltre al campione prelevato durante l’autopsia a Paradisi, verranno messi in comparazione con le tracce ematiche .

Prelievi di saliva di Funari e della Giacomozzi, oltre al campione prelevato durante l’autopsia a Paradisi, verranno messi in comparazione con le tracce ematiche .

Un nuovo accertamento peritale è stato disposto dalla Procura di Ascoli nell’ambito delle indagini riguardanti Claudio Funari, il 42enne rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto per l’aggressione violenta avvenuta a Comunanza il 23 dicembre scorso, nella quale è morto Renzo Paradisi (alcuni giorni dopo il fatto) ed è rimasta gravemente ferita la moglie Maria Antonietta Giacomozzi. Il procuratore Monti ha disposto un accertamento volto a rilevare il dna delle tracce ematiche presenti sul luogo della furibonda aggressione e repertate durante il sopralluogo del 29 gennaio scorso, comparandolo con quello di Funari, di Paradisi e della signora Giacomozzi. Per cui nei prossimi giorni verranno effettuati prelievi di saliva di Funari e della Giacomozzi che, insieme al campione di sangue appartenente a Paradisi prelevato durante l’autopsia, verranno messi in comparazione con le tracce ematiche rilevate nel capannone di Comunanza, teatro della tragedia della vigilia di Natale.

L’accertamento si aggiunge a un altro recentemente disposto dalla magistratura ascolana. Riguarda il telefono di Funari e due telefoni di una delle figlie della coppia di anziani, Alessia, con la quale l’uomo afferma di aver avuto una relazione che era ostacolata dai genitori di lei: motivo per cui prima di Natale sarebbe nata la discussione, sfociata nella furibonda aggressione. Al perito incaricato, ingegner Davide Ortolano, la Procura chiede di estrapolare dai tre smartphone qualsiasi tipo di interazione sia avvenuta fra Funari e la donna: conversazioni telefoniche, messaggi, invio di foto, messaggi vocali, video. L’obiettivo è chiaramente quello di ricostruire con esattezza quali sono stati i rapporti fra Claudio Funari e Alessia Paradisi e fra Funari e i genitori di lei o comunque inerenti l’aggressione avvenuta la sera del 23 dicembre a Comunanza e il contesto in cui è maturata. Alle operazioni peritali riguardanti i telefoni e i campioni di sangue repertati nel capannone dove i coniugi vivevano potranno partecipare gli avvocati Olindo Dionisi che difende Funari e il collega Mauro Gionni che assiste la famiglia Paradisi: a loro volta potranno incaricare loro periti di parte. L’uomo è sempre detenuto in carcere, accusato di omicidio premeditato, tentato omicidio premeditato con l’aggravante dei futili motivi, della minorata difesa delle vittime; la magistratura gli contesta anche tentato incendio, violenza privata e danneggiamento.

Peppe Ercoli