MARCELLO IEZZI
Cronaca

Loggi: "Mani legate sull’antenna. I Comuni non possono decidere"

Il sindaco replica alle accuse della capogruppo Censori: "L’istanza per l’installazione pubblicata 30 giorni sull’Albo".

Il sindaco replica alle accuse della capogruppo Censori: "L’istanza per l’installazione pubblicata 30 giorni sull’Albo".

Il sindaco replica alle accuse della capogruppo Censori: "L’istanza per l’installazione pubblicata 30 giorni sull’Albo".

Sull’installazione di una Stazione radio base per la telefonia mobile in via Beato Venanzio a Monteprandone è in atto un serrato confronto fra la minoranza ‘L’altra Monteprandone’ e il sindaco Sergio Loggi. Alle accuse mosse dalla capogruppo Martina Censori, risponde il primo cittadino: "La deliberazione che in passato vietava la sperimentazione del 5G sul territorio comunale fu adottata nel 2019 in linea con altre deliberazioni comunali, in seguito tutte annullate dalla giurisprudenza amministrativa per ’incompetenza’. La normativa italiana vieta, infatti, ai Comuni di impedire l’installazione di impianti telefonici, stabilendo che sono i gestori a determinare le aree per garantire la copertura. Pertanto, affermare che si possano imporre aree ritenute più idonee è del tutto inesatto e fuorviante, essendo i gestori stessi i soggetti preposti ad individuare le modalità per la migliore copertura del territorio".

Loggi ricorda che la normativa europea e italiana intende garantire agli operatori la massima copertura delle reti per la telefonia mobile su tutto il territorio nazionale impedendo, di fatto, agli enti locali di operare scelte sul piano regolamentare e privandoli di ogni discrezionalità. "Tornando alla vicenda attuale – dice Loggi – ricordo che l’istanza per l’installazione della Stazione radio base è stata pubblicata per 30 giorni sull’albo pretorio, come previsto dalla prassi amministrativa, garantendo in tal modo che i cittadini fossero ufficialmente informati sull’intervento. È importante, inoltre, evidenziare che, in assenza di un provvedimento autorizzativo, non è possibile procedere con un’impugnativa al Tar, come erroneamente suggerito dalla Consigliera. Ribadisco che la normativa impedisce ogni forma di discrezionalità da parte dei Comuni riguardo alla localizzazione degli impianti". Marcello Iezzi