La situazione relativa alla Beko di Comunanza tiene in allarme anche la Regione. Ad esprimere preoccupazione per il futuro dello stabilimento Piceno, infatti, è anche la consigliera regionale Anna Casini, del Pd, che ha presentato un’apposita interrogazione al governatore. "Quanto emerso dal tavolo convocato al Ministero non è soddisfacente – spiega la capogruppo –. Anzi, ci fa preoccupare per il futuro delle sedi marchigiane della multinazionale, in particolare per il polo di Comunanza. Già a settembre c’erano state le avvisaglie di problemi per lo stabilimento di Fabriano. Per questo, insieme ai colleghi del gruppo Pd ho provveduto a presentare subito un’interrogazione in Regione per sensibilizzare Acquaroli a farsi parte attiva nella problematica. L’azienda ha annunciato la rivalutazione della presenza nei settori del lavaggio e della refrigerazione, per evitare altre perdite di cassa. Ed il lavaggio è proprio il settore produttivo di Comunanza. Non possiamo permetterci – conclude la consigliera Casini -, che nel cratere sismico arrivi l’ennesima mazzata sul lavoro. Non possiamo permettercelo se vogliamo dare un futuro alle aree interne. È importante che tutte le istituzioni si attivino per convocare subito un nuovo tavolo a tutela della tenuta occupazionale della nostra Regione".
Presente al tavolo a Roma, tra gli altri, anche il vicepresidente della Provincia di Ascoli, Alessandro Rocchi. "L’azienda ha illustrato una serie di numeri sulla situazione del mercato degli elettrodomestici e alcuni dati economici relativi alla Beko, ma non ha presentato un vero e proprio piano industriale come ci si aspettava e sarebbe stato auspicabile – evidenzia il rappresentante di Palazzo San Filippo –. La priorità assoluta per le istituzioni è quella di preservare i livelli occupazionali a tutela dell’economia, dello sviluppo e della coesione sociale dei territori interessati. Lo stabilimento di Comunanza costituisce un asset fondamentale per il comparto produttivo piceno ed in questa prospettiva abbiamo chiesto all’azienda di fornire ulteriori informazioni su come intenda procedere con il piano industriale salvaguardando i lavoratori e assicurando investimenti e risorse. Come enti locali – conclude Rocchi –, riteniamo necessario che il Governo si impegni, anche attraverso l’utilizzo dello strumento del Golden Power ad ottenere risposte chiare dai vertici aziendali sul futuro e le prospettive degli stabilimenti italiani del gruppo. La Provincia continuerà a seguire con attenzione ed impegno l’evolversi della concertazione".
Matteo Porfiri