L’imprenditore nel mirino. Finti corrieri tentano rapina e picchiano una donna

I due, probabilmente stranieri, sono arrivati nell’abitazione di Roberto Capocasa, amministratore della Recfer: quando la signora non li ha fatti entrare, l’hanno aggredita.

L’imprenditore nel mirino. Finti corrieri tentano rapina e picchiano una donna

L’imprenditore nel mirino. Finti corrieri tentano rapina e picchiano una donna

Con la scusa di dover consegnare un pacco, due presunti fattorini hanno tentato una rapina in casa di Roberto Capocasa, amministratore della Recfer group autodemolizioni. Una collaboratrice dell’imprenditore è stata aggredita ed è finita all’ospedale. I malviventi, ripresi dalle telecamere, sono ricercati dalle forze dell’ordine. Sono stati momenti di terrore. Il grave episodio ieri, verso le 10. I due delinquenti, presumibilmente stranieri, si sono recati nell’abitazione dell’imprenditore, in zona Ragnola, e con la scusa di consegnare un voluminoso pacco, hanno aggredito la donna che aveva aperto la porta. Quando si sono accorti che dentro vi era un muratore che stava sistemando le persiane, si sono dati alla fuga. La donna è una quarantenne d’origini romene, che aveva lavorato nella Recfer ed era stata mandata, dal titolare, ad aprire la porta al muratore che doveva eseguire alcuni lavori. Dopo l’aggressione la malcapitata, colpita con un pugno al volto, alcuni calci e tirate di capelli, è stata accompagnata al Pronto soccorso. Sul posto gli agenti del commissariato e la polizia scientifica. In appoggio anche i carabinieri. Al momento dei delinquenti, entrambi con il volto parzialmente coperto da un cappellino, non si è trovata traccia.

"Ho chiesto io alla mia collaboratrice di andare a casa ad aprire a un mio amico che doveva aggiustare una persiana – racconta Roberto Capocasa –. Quello che non capisco è perché l’abbiano picchiata. I due hanno suonato alla porta dicendo che dovevano consegnare un pacco per me. Quando la donna ha aperto il portone e non ha consentito loro di entrare in casa, l’hanno colpita con un pugno in faccia e un calcio alle gambe, poi le hanno tirato i capelli, forse con l’intento di farsi largo, ma quando si sono accorti che stava arrivando il muratore, i delinquenti hanno abbandonato tutto e sono scappati". Lo scatolone, lasciato sul posto, è stato esaminato dalla scientifica che ha trovato dentro solo tronchetti di legna. Ora gli investigatori della polizia, unitamente ai tecnici della scientifica, stanno esaminando le immagini alla ricerca di qualche particolare che possa portare alla identificazione dei due presunti rapinatori, entrambi con un cappellino in testa per non farsi riconoscere.

Marcello Iezzi