L’estate delle licenze Ombrelloni raddoppiati per uno chalet su due

San Benedetto, sono circa cinquanta gli stabilimenti che hanno fatto richiesta al Comune. Intanto si aspetta l’incontro a Roma su Bolkestein.

L’estate delle licenze  Ombrelloni raddoppiati  per uno chalet su due

L’estate delle licenze Ombrelloni raddoppiati per uno chalet su due

Metà degli chalet del lungomare, per quest’estate, cambieranno volto aumentando il numero di ombrelloni al proprio interno. A una settimana dall’inizio vero e proprio della bella stagione, sono circa 50 gli stabilimenti che hanno presentato istanza per avere una licenza suppletiva: pratiche sulle quali gli uffici comunali stanno lavorando per fare in modo che i prossimi tre mesi trascorrano nel modo più piacevole possibile per i turisti. Si tratta, a ben vedere, di un numero considerevole, tenendo conto che sul lungomare è presente il primo centinaio di concessioni balneari: in pratica, a modificare il proprio assetto sarà uno stabilimento su due, aumentando il numero di stazioni ombreggianti e adeguando il numero di bagni. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale dopo i fatti dell’agosto 2022, che videro molti chalet, soprattutto nel comparto ‘storico’, eliminare intere file di ombrelloni a seguito di controlli della Capitaneria di porto. Adesso, con queste licenze suppletive, si saprà esattamente fin dove i gestori possono piazzare la propria attrezzatura e in che numero. Le istanze sono state depositate nelle settimane scorse attraverso due appositi moduli per l’ampliamento della concessione, ma la cosa non ha trovato il favore dell’intera categoria. Secondo alcuni operatori, infatti, per ampliare la concessione non sarebbe necessario presentare la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), documento che invece viene depositato quando si operano ristrutturazioni o modifiche sostanziali allo stabilimento. Il problema è tutto qui: comunicando al comune una modifica sostanziale, il balneare si pone nella condizione di dover rispettare il piano regolatore di spiaggia e le sue norme, tra cui l’adeguamento dei servizi igienici in base al numero di ombrelloni. Questi, nel dettaglio, devono essere due fino a 100 ombrelloni e quattro oltre i 100. "Non è questo il provvedimento che attendevamo – commenta Giuseppe Ricci, dello ‘Stella Marina’ – Ancora una volta non si dà il giusto rilievo al nostro lavoro, al nostro costante impegno nel soddisfare le esigenze del cliente". Infatti il presidente dell’Itb Italia inviò dei quesiti in regione per capire gli aspetti tecnici del procedimento: sull’interpretazione alla risposta di Palazzo Raffaello, però, balneari e amministrazione comunale sono ancora in disaccordo. Ma per gli chalet non si parla solo di ombrelloni. "In questi giorni siamo attesi al Consiglio dei Ministri – prosegue Ricci – per capire, all’interno di un apposito tavolo tecnico, se sia possibile opporsi ai recenti pronunciamenti a tema Bolkestein". Sul piatto non solo la direttiva Ue, ma le sentenze del Consiglio di Stato e poi della Corte di Giustizia Europea, che ha sancito la necessità di assegnare le concessioni di demanio marittimo tramite procedura di evidenza pubblica.

Giuseppe Di Marco