Ascoli esulta per la sua olimpionica. Assunta Legnante, ieri, ha ottenuto la medaglia d’argento nel lancio nel disco alle Paralimpiadi di Parigi. La 46enne di Frattamaggiore, che per quasi quindici anni ha vissuto nel Piceno tanto da considerarsi un’ascolana d’adozione, prima di trasferirsi qualche anno fa a Civitanova, ha dunque bissato il secondo posto di Tokyo 2020 in quella che è la specialità che meno preferisce. Venerdì, infatti, Assunta sarà di nuovo in pedana per affrontare la gara di lancio del peso, nella quale parte favorita. Quella di ieri, per la discobola, non è stata una sfida semplice. Anzi, tutt’altro. La pioggia, infatti, caduta nella prima parte della gara, ha reso la pedana molto scivolosa e i primi due lanci dell’azzurra sono stati nulli. Al quarto lancio, però, la Legnante ha piazzato uno straordinario 38,01 che le ha permesso di regalarsi la medaglia d’argento. In tanti, ad Ascoli, hanno esultato per il ‘Cannoncino’, così come Assunta è stata ribattezzata dai suoi tifosi, e sui social sono state diverse le dimostrazioni d’affetto nei suoi confronti. "Lo sanno tutti che il disco non è la mia specialità principale – spiega l’atleta, che da dodici anni ha perso completamente la vista dopo essere stata una super campionessa anche da normodotata, partecipando alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 –. A un certo punto ho rischiato anche di non arrivare alla fine della gara, ma è altrettanto vero che avrei pure potuto vincerla. Comunque sono molto soddisfatta. Avrei voluto vendicare l’argento di Tokyo e, a questo punto, proverò a farlo venerdì nel getto del peso. Mi godo questa medaglia, al momento, e la dedico a tutta la squadra, a chi ci ha seguito da casa e a chi mi ha portato fino a qui. Su tutti, voglio ringraziare la mia fisioterapista che mi ha permesso di essere in buona forma. Dopo 35 anni di agonismo comincio ad avere qualche problemino fisico – conclude la Legnante –, ma non voglio assolutamente smettere. Anzi, ce la metterò tutta per essere anche a Los Angeles tra quattro anni, perché non ho mai visto l’America. Anche se (scherza, ndr) non la vedrà nemmeno stavolta. Ma voglio esserci".
L’oro, nel lancio del disco, nella categoria F11 riservata appunto alle atlete non vedenti, è andato alla cinese Liangmin Zhang, che ha lanciato a 39,08. Terzo posto, alle spalle della Legnante, per l’altra cinese Enhui Xue, con la misura di 37,67.
Matteo Porfiri