Le uova della tartaruga. Volontari in azione:: "Costretta a deporle qui per la crisi climatica"

Fondazione cetacea, Comune di Cupra e Capitaneria in prima linea

Le uova della tartaruga. Volontari in azione:: "Costretta a deporle qui per la crisi climatica"

Le uova della tartaruga. Volontari in azione:: "Costretta a deporle qui per la crisi climatica"

"Guardiamo il lato positivo, un nido è sempre speranza di nuova vita. Ma la tartaruga che ha deposto le uova è stata costretta a farlo dal cambiamento climatico". Una sorpresa in chiaro scuro quella del nido di caretta caretta trovato sulla spiaggia di Cupra, all’altezza dell’area windsurf, proprio al confine tra Cupra e Grottammare.

Da un lato infatti, se tutto andrà per il meglio, nuovi esemplari di una specie fortemente minacciata dalle attività umane ma fondamentale per l’ecosistema marino vedranno la luce. Dall’altra, il dramma del riscaldamento globale: "Probabilmente si tratta di un esemplare molto giovane – spiega Sauro Pari, presidente della Fondazione cetacea di Riccione, intervenuto sul posto con i volontari e gli uomini del Comune e della Capitaneria – che aveva bisogno di nutrirsi e ha deposto le uova dove ha potuto". Una scelta obbligata perché "i luoghi di nidificazione di questi animali sono molto più a sud, in Grecia e in Turchia. Luoghi diventati troppo caldi a causa del cambiamento climatico. Proprio questo costringe le tartarughe a salire più a nord, alla ricerca disperata di un luogo dove nidificare". La buona notizia, è che "in questo mofo le persone possono familiarizzare con il mondo degli animali selvatici e capire così quanto sono importanti per mantenere in equilibrio l’ecosistema, che è anche il nostro". La Fondazione cerca volontari per organizzare la sorveglianza del nido (chi è interessato può chiamare la sede al numero 0541 691557) contro l’azione di qualche malintenzionato. Ma il rischio che il nido corre è dato anche "dalla vicinanza con la battigia – spiega ancora Pari –: in caso di forte mareggiata, potrebbero esserci problemi, perché ora il nido non può essere spostato. Anzi – aggiunge – ricordiamo che la tempestività della segnalazione è fondamentale. In un caso come questo, o se ci si imbatte in un animale in difficoltà, chiamare subito il 1530, la Fondazione o la capitaneria locale. Solo così possiamo agire". La tartaruga ha nidificato proprio di fronte al vessillo della Bandiera Blu: "Il nostro turismo – ha detto il sindaco di Cupra Marco Piersimoni – è sempre andato di pari passo con la difesa dell’ambiente. Siamo lieti della presenza di questo nido e in prima linea per difenderlo: gli operai del Comune hanno costruito una gabbia di protezione e ci sarà un tendone per i volontari".

Eleonora Grossi