Almeno 20 le morti sospette registrate da settembre 2018 in poi alla Rsa di Offida. Quando ci si è messi al lavoro per ricostruire la vicenda, è stato effettuato uno studio per verificare l’andamento dei decessi nella struttura sanitaria offidana, ponendoli anche in paragone con i dati delle altre due strutture dell’Area vasta, ad Ascoli e a Acquasanta. I dati precedenti il 2016 non hanno segnalato anomalie particolari, qualche variazione tra una struttura e l’altra, ma niente di eclatante. Tutto cambia però con l’arrivo del 2017, quando alla Rsa di Offida comincia ad aumentare considerevolmente il numero di decessi. Diventa decisamente alto, sia rispetto agli anni precedenti della stessa struttura, sia in riferimento ai dati estrapolati dalle Rsa di Acquasanta e Ascoli. I primi elementi importanti sono emersi dalle autopsie effettuate fra marzo ed aprile 2019 su Vincenzo Gabrielli, 93 anni di Offida, e Lucia Bartolomei, 94 anni di Ripatransone, entrambi deceduti alla Rsa di Offida a febbraio. L’autopsia venne eseguita da un pool composto dai medici legali Alessandrini, Canestrari, Brandimarti, Cingolani e Froldi (tossicologo); il dottor Del Medico presenziò per l’indagato, l’infermiere Leopoldo Wick. Nel caso di Gabrielli è stata rilevata una significativa presenza nel sangue di insulina, farmaco che non era nemmeno stato prescritto all’ospite della Rsa offidana. Per quanto riguarda la Bartolomei l’attenzione dei medici legali è stata attirata dalla presenza a livelli decisamente massicci di Talofen/promazina, un farmaco che si utilizza nel trattamento dell’agitazione psicomotoria o del comportamento aggressivo ed altri disturbi psicotici.
p. erc.